Bertel Thorvaldsen

Bertel Thorvaldsen

Luogo di nascita: Copenhagen

Anno di nascita: 1770

Anno di morte: 1844

Biografia:

Bertel Thorvaldsen, in italiano anche Alberto Thorwaldsen, giunto a Roma decide di chiamarsi Alberto da Gotskalk Thorvaldsen, intagliatore di legno islandese che si era stabilito in Danimarca come commerciante, e da Karen Dagnes; quanto al luogo di nascita, alcune fonti citano la capitale danese, altre indicano una nave in viaggio tra l'Islanda e la Danimarca, e in Islanda alcuni ritengono che fosse nativo dell'isola. Il giovane Thorvaldsen seguì le prime lezioni d'arte del padre, per poi entrare all'età di soli undici anni nella Libera Scuola della Reale Accademia di Belle Arti a Copenaghen, dove fu seguito principalmente da Nikolaj Abraham Abildgaard.
Nel 1787 Thorvaldsen ottenne una piccola medaglia d'argento quale riconoscimento per le sue qualità nel modellare i materiali e due anni dopo fu premiato con la grande medaglia d'argento per il suo bassorilievo "Amore che riposa". In seguito alla premiazione del bassorilievo "La cacciata di Eliodoro dal Tempio" (1791), il ministro conte Christian Frederik Reventlow prese Thorvaldsen sotto la sua ala protettrice e gli procurò i mezzi finanziari necessari per la prosecuzione dei suoi studi.
Nel 1793 il bassorilievo Gli apostoli Pietro e Giovanni guariscono uno storpio venne premiato con una grande medaglia d'oro e con una regia borsa di studio per un viaggio di studio a Roma, che Thorvaldsen non poté dapprima intraprendere a causa dei molteplici lavori che gli erano stati commissionati. Per altri tre anni lo scultore impartì lezioni private di disegno e soprattutto creò numerose statue per il palazzo del principe ereditario Federico nel Palazzo di Amalienborg. Dello stesso periodo sono anche i busti dei politici conte Andreas Peter von Bernstorff e Tyge Rothe.
Fu soltanto il 29 agosto 1796 che Thorvaldsen poté finalmente iniziare il suo viaggio per Roma, dove giunse l'8 marzo dell'anno successivo a causa di soste a Malta e Napoli. Tale data venne in seguito festeggiata dall'artista come il suo "compleanno romano"; nell'Urbe Thorvaldsen si fece chiamare "Scultore Alberto". Poco tempo dopo il suo arrivo a Roma Thorvaldsen conobbe l'archeologo Jörgen Zoega, che lo aiutò nello studio dell'antichità classica e che col tempo divenne anche il suo mentore, nonché il pittore Asmus Jacob Carstens, che parimenti si prese cura di lui. Nel 1797 Thorvaldsen inaugurò il suo primo studio in via del Babuino 119, nell'atelier previamente utilizzato dallo scultore inglese John Flaxman.
Quando poco prima della scadenza della borsa di studio Thorvaldsen inviò il suo Bacco e Arianna all'Accademia di Belle Arti di Copenaghen, quest'ultima gli estese il finanziamento del suo soggiorno romano per un altro biennio e nel 1802 per un ulteriore anno. In questo periodo l'artista danese patì tuttavia notevoli ristrettezze economiche e visse in una situazione di incertezza politica. Quando nel 1803 Thorvaldsen era in procinto di ritornare a Copenaghen assieme allo scultore berlinese Hagemann la partenza venne differita per alcuni giorni; fu proprio in questo frangente che egli conobbe il banchiere e collezionista inglese Thomas Hope (già mecenate di Flaxman), che gli commissionò la traduzione in marmo del Giasone. Un primo modello del 1801 del soggetto era già stato distrutto da Thorvaldsen, mentre un secondo - pur altamente lodato da Georg Zoëga ed Antonio Canova, non piacque all'artista. Varie vicissitudini rallentarono però il lavoro, cosicché solamente nel 1828 Thorvaldsen poté terminare la scultura ed inviarla a Hope in Inghilterra. Sta di fatto che lo scultore danese ottenne un enorme successo, che fino al 1818 lo trattenne in Italia. A dimostrazione di ciò fu membro della prestigiosa Accademia di San Luca di Roma, di cui fu anche Presidente negli anni 1827-28.
Nel maggio 1805 l'Accademia delle Belle Arti di Copenaghen nominò Thorvaldsen membro ordinario e nello stesso anno egli fu nominato membro onorario dell'Accademia di belle arti di Bologna. In quel periodo Thorvaldsen ottenne alcuni incarichi di stato da parte di Napoleone, parte dei quali vennero accollati dal mecenate e collezionista conte Giovanni Battista Sommariva per la sua villa al lago di Como in seguito alla caduta dell'imperatore dei francesi. Il fregio L'entrata trionfale di Alessandro Magno a Babilonia venne poi replicato nel 1829 per il castello di Christiansborg a Copenaghen e fu inciso in rame da Samuel Asler.
Lo scultore danese cadde in una crisi creativa, da cui poté risollevarsi nel 1815 grazie ad un soggiorno a Montenero, presso Livorno, che gli diede un rinnovato impulso creativo da cui scaturirono negli anni seguenti alcune delle sue più belle opere.

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