Luogo di nascita: Amsterdam
Anno di nascita: 1715
Anno di morte: 1783
Biografia:
Jean-Baptiste Perronneau o Perroneau è stato un pittore francese ritrattista.Fu anche incisore e nella pittura usò indifferentemente, e con grande maestria, sia l'olio che il pastello.
Perronneau apprese i primi elementi di disegno e pittura presso l'incisore Laurent Cars e il pittore Charles-Joseph Natoire, egli stesso allievo di François Lemoyne. Sappiamo anche che Perronneau lavorò per Gabriel Huquier, anch'egli incisore, editore e mercante di stampe in rue Saint-Jacques aParigi. La sua carriera di ritrattista iniziò quindi negli anni 1740, con opere ad olio e a pastello.
Perronneau espose per la prima volta al "Salon de Paris" nel 1746. Qualche anno più tardi, in occasione del Salon del 1750, un "incidente" professionale lo mise contro il suo grande rivale Maurice Quentin de La Tour, pittore ritrattista già da tempo affermato. : Diderot riferisce che il pittore La Tour aveva commissionato il suo ritratto a Perronneau, che presentò il quadro correttamente, ma senza supporre che lo stesso La Tour, da parte sua, aveva segretamente realizzato il suo autoritratto. Non appena le due opere furono esposte l'una a fianco dell'altra, quella di La Tour si dimostrò palesemente superiore a quella del giovane Perronneau e ricevette il premio. Diderot allora ebbe il sospetto che La Tour fosse geloso di questo giovane così promettente, e gli rimproverò di aver inutilmente « umiliato il suo collega » .
La consacrazione di Perronneau giunse tuttavia con il Salon del 1753, grazie a due ritratti, oggi presenti al Museo del Louvre: quello del pittore Jean-Baptiste Oudry, i cui colori dominanti sono il verde e il blu, e quello dello scultore Lambert Sigisbert Adam, in cui dominano i verdi. Perronneau da quel giorno fu ammesso all'Académie royale de peinture et de sculpture.
Da un certo periodo in poi, tuttavia, la sua attività sembrò subire un arresto, o quantomeno un rallentamento Ma può darsi che Perronneau abbia smesso di esporre le sue opere al Salon di Parigi verso la fine degli anni 1770 e non abbia più lavorato a Parigi. Per contro, si trovano tracce di lui in diverse città di Francia, soprattutto Orléans, ma anche Bordeaux, Tolosa e Lione, nelle quali lavorò a seconda delle commissioni. Molti storici hanno avanzato l'ipotesi che quest'allontanamento da Parigi dipendessa dalla sua rivalità con Quentin de La Tour, ritrattista accreditato alla corte di Versailles, ma il fatto non è accertato.
Certo è che Perronneau viaggiò costantemente attraverso l'Europa; è per questo che lo si vide a Torino, a Roma, ad Amburgo, in Inghilterra, in Spagna, in Polonia, in Russia e nei Paesi Bassi.
Perronneau morì nella sua dimora di Amsterdam nel 1783, a 78 anni, del tutto dimenticato dai suoi contemporanei. La sua vedova, Louise-Charlotte Aubert, dopo soli tre mesi si risposò con il pittore Jean-Baptiste Claude Robin .
La produzione ritrattistica di Perronneau è molto variata e in essa l'artista si sofferma insistentemente sui caratteri psicologici dei suoi soggetti, lasciando così trasparire lo spirito della filosofia illuminista, come testimoniano l'espressività dei visi che ritraeva, la vivacità degli sguardi, i mezzi sorrisi che affiorano e che appena si intuiscono. Spesso assai vicini alle armonie cromatiche del camaieu, i suoi pastelli e i suoi oli giocano felicemente sulle variazioni monocromatiche: gli ocra del Portrait de M.me de Sorquainville, i grigi del Pierre Bouguer, di François-Hubert Drouais o di Laurent Cars, e i blu-grigi della Fillette au chat della National Gallery a Londra. Georges Brunel annota che « i pastelli di Perronneau hanno sempre l'aria di opere non del tutto finite o alterate dal tempo », e aggiunge : « Impressione ingannevole, perché si tratta verosimilmente di un elemento stilistico e di una tecnica espressamente voluta. Perronneau cerca prima di tutto la solidità e la forza (...) ».
I modelli di Perronneau, oltre se stesso nel suo autoritratto del 1750, fanno spesso parte della cerchia dei suoi parenti e amici, come suo fratello minore nel 1746, il suo maestro, l'incisore Laurent Cars o anche Gabriel Huquier (incisore anche lui) e sua figlia nel 1747, o ancora sua moglie, rappresentata come la Dea Aurora. Talvolta però ricevette anche delle commissioni per ritrarre dei personaggi celebri del suo tempo.
A differenza di Quentin de La Tour, dunque, i clienti di Perronneau che appartenevano all'aristocrazia erano assai meno numerosi dei clienti borghesi (commercianti o uomini d'affari ), degli scienziati o degli artisti, come lo scrittore Jacques Cazotte, il fisico Pierre Bouguer, il giurista Daniel Jousse, il pittore François-Hubert Drouais, l'architetto Jean-Michel Chevotet e sua moglie, l'architetto Robert Soyer, il collezionista Charles Le Normant du Coudray, il borgomastro di Amsterdam Joachim Rendorp, l'Assessore Raguenet de Saint-Albin.
Un particolare piuttosto raro per la sua epoca è il fatto che Perronneau dipinse nei suoi ritratti anche dei gatti, posti in primo piano, come animali da compagnia. È il caso di Magdaleine Pinceloup de La Grange, di M.lle Huquier o ancora della Fillette au chat (1745) della National Gallery di Londra – che è senza dubbio una delle sue opere più celebri.
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