Luogo di nascita: Bad Arolsen
Anno di nascita: 1805
Anno di morte: 1874
Biografia:
Wilhelm von Kaulbach è stato un pittore tedesco noto soprattutto per i suoi affreschi e per essere stato un illustratore di libri.
Suo padre combinava pittura e incisione nel mestiere di orafo. La famiglia era così povera che lui e sua sorella erano felici di accettare il pane, anche raffermo, che i contadini davano loro in cambio di incisioni del padre. Questo si dice che gli abbia suggerito l'argomento della sua prima opera, "La caduta della manna nel deserto." Ma, nonostante tutto, i genitori trovarono i mezzi per inviare Wilhelm, un ragazzo di diciassette anni, ai corsi dell'Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, alla quale lo scultore Christian Daniel Rauch aveva fatto ottenere l'ammissione. L'accademia aveva avuto un nuovo impulso sotto la direzione di Peter von Cornelius, di cui divenne allievo. Il giovane Kaulbach dovette lottare contro le difficoltà, anche la fame, ma il coraggio non gli mancò mai, e, unendo genio ad operosità, fu ben presto, soprattutto tra i giovani del partito nazionale, in grado di far rivivere le arti della Germania.
Gli ambiziosi lavori che secondo Ludovico I di Baviera avrebbero dovuto trasformare Monaco di Baviera in una nuova Atene tedesca, offrirono al giovane pittore un'adeguata spinta. A Cornelius era stato commissionato un enorme affresco per la Glyptothek, e la sua abitudine, negli inverni, era quella di realizzare i disegni a Dusseldorf, l'aiuto di Kaulbach e di altri allievi, e nelle estati, accompagnato dai suoi migliori discepoli, eseguire gli affreschi a colori sulle pareti del museo di Monaco di Baviera. Nel 1824 Cornelius divenne direttore dell'Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera e Kaulbach, non ancora ventenne, lo seguì prendendo la residenza a Monaco, dove lavorò duramente sulle opere pubbliche, eseguendo commissioni in proprio, e nel 1849, quando Cornelius partì per Berlino, ottenne la direzione dell'accademia, incarico che ricoprì fino alla sua morte.
Kaulbach maturò, sull'esempio dei maestri del Medioevo, la pratica della decorazione murale o monumentale; egli riuscì a far convivere pittura e architettura, e mostrò una fertilità creativa e una disponibilità di risorse mai raggiunta fin dai tempi di Raffaello e Michelangelo. Sotto la direzione di Cornelius, aveva progettato (1825-1828) molti affreschi per i nuovi edifici a Monaco di Baviera, tra cui "Apollo e le Muse," per il soffitto dell'Odeon, disegni dalla Battaglia di Hermann di Klopstock e dai poemi di Goethe e Wieland per il palazzo reale. Inoltre illustrazioni puramente classiche della storia di Amore e Psiche, per il palazzo del duca Max, e molte figure allegoriche per le arcate del giardino del palazzo.
All'inizio della serie delle sue molteplici opere giunsero i famosi "Narrenhaus", ricordi terribili di un manicomio nei pressi di Düsseldorf; la composizione tmerita maggior menzione per i punti di contatto con Hogarth. Alla stessa categoria appartengono le illustrazioni di Reineke Fuchs. Dopo "Narrenhaus", la sua successiva grande opera fu la "Battaglia degli Unni" o "Battaglia degli spettri" che rappresenta la leggenda del combattimento a mezz'aria tra gli spiriti degli Unni e dei Romani caduti davanti alle mura di Roma, nel quale emerge su grande scala il suo talento per il simbolismo e l'allegoria. Il conte Raczynski gli commissionò l'opera in seppia, terminata nel 1837. Il re di Sassonia gli offrì la direzione dell'Accademia di Dresda, con uno stipendio di 2000 talleri, ma Kaulbach preferì rimanere a Monaco di Baviera, anche se ricevevas soltanto 800 fiorini dal re di Baviera.
Queste opere, insieme a figure occasionali o passaggi in complessi dramma pittorici, mostrano come dominanti e irrefrenabili siano stati il senso della satira e il divertimento per la burla nello spirito dell'artista. I suoi personaggi sono rappresentati nella loro ampiezza e nitidezza con gusto acuto, e, a volte con sorrisi sardonici o risate sonore. Così, talvolta, degenera dal grottesco al volgare, dal grandioso al ridicolo, come nella satira su "l'era del codinol", un affresco all'esterno della Neue Pinakothek.Eppure queste stravaganze eccezionali non derivavano da debolezza, ma da eccesso di potere. Kaulbach cercò di diventare greco e italiano, ma non raggiunse mai Fidia o Raffaello; in breve, nelle sue vene scorreva il sangue di Dürer, Holbein e Martin Schongauer. L'arte creata a Monaco di Baviera durante la metà del XIX secolo era di tipo quantitativo e tale da precludere la qualità assoluta, e Kaulbach illustrò pannelli e tele per superfici enormi.
Avendo fino ad allora lavorato quasi esclusivamente a fresco decise di trascorrere qualche tempo a Venezia e un anno a Roma per prepararsi alla pittura ad olio per la New Pinakothek, completandola nel 1846. All'incirca nello stesso periodo cominciò i suoi famosi disegni illustrativi della storia del genere umano per il nuovo museo di Berlino, che vennero eseguiti dai suoi allievi e completati nel 1860. Essi sono costituiti da sei affreschi, che rappresentano la "Torre di Babele", "Omero ed i Greci", la "distruzione di Gerusalemme," la "Battaglia degli Unni" (Hunnenschlacht - un dipinto che ispirò nel 1857 il poema sinfonico Hunnenschlacht di Liszt), i "crociati alle porte di Gerusalemme", e l' “età della Riforma”.
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