Artista: Antonio Bellucci
Data: 1685
Formato: 118 x 101 cm
Museo: Kunsthalle Bremen (Bremen, Germany)
Temi: Olio Su Tela
Antonio Bellucci, come Giovanni Battista Piazzetta, apparteneva alle cosiddette tenebrosi (“tenebrous”), quegli artisti veneziani della fine del XVII secolo le cui opere erano caratterizzate da forti contrasti di luce e scuro. Il dipinto si riferisce ad un episodio degli aneddoti storici dello scrittore romano Valerius Maximus (che presumibilmente morì nel 34 d.C.) e racconta la storia del Cimone ateniese, che era stato gettato in prigione e condannato a morte per fame. Sua figlia Pero, tuttavia, che aveva appena partorito un bambino, ha guadagnato l'ingresso alla prigione e ha salvato il suo padre anziano curandolo al suo seno. Questo tema è stato particolarmente popolare in epoca barocca perché, da un lato, è stato un esempio di carità cristiana (caritas christiana)—next alla fede e alla speranza, una delle tre virtù cristiane. D'altra parte, ha presentato un'opportunità irresistibile di raffigurare un'immagine erotica. Bellucci organizzò le sue figure a forma di piramide. Il ritratto del bambino è piuttosto insolito nella tradizione pittorica di questo tema. Mentre il padre nel suo bisogno e il figlio in giocosità sono totalmente fissato su Pero, lei getta uno sguardo laterale diffidente, temuto di essere scoperto.
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