Artista: Arnold Schoenberg
Data: 1910
Formato: 22 x 28 cm
Museo: Arnold Schönberg Center (Vienna, Austria)
Temi: Olio A Bordo
“Non credo che si debba interpretare i dipinti di Schönberg come tra le ipotesi psicologiche della ‘Audition colorée’, quella ipotesi, trasmessa più ampiamente dai giovani francesi (Rimbaud, René Ghil, Suarez de Mendoza), di un rilascio diretto di colorimagia attraverso i suoni. Piuttosto, ha voluto per una volta per tentare di comunicare, attraverso la pittura pure, il modo in cui vede le persone e gli stati della mente in una chiarezza fulgore, attraverso impressioni rapidamente gettato-off. Senza dubbio, questo modo è molto potente e molto originale, ma altrettanto spaventoso. Schönberg una volta ha detto di uno dei suoi movimenti quartetto che c'era una sensazione in esso come quando una vena scoppia nel cervello. In più di uno di questi dipinti, si sente una tensione terribile, che forse è anche destinato ad esprimere una tale condizione fisica. È un'immaginazione spaventosa che inventa cose del genere. In fondo alla fondazione, nell'elementare ed enigmatico dell'esistenza, improvvisamente, le luci velate sembrano cadere. Non più dipinti, ma confessioni selvagge di un’anima umana tormentata e afflitta”. (Elsa Bienfeld, Mostra dei dipinti di Arnold Schönberg, in Neues Wiener Journal, 9 ottobre 1910)
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