Artista: Canova
Formato: 132 x 123 cm
Museo: Fondazione Cariplo (Milan, Italy)
Temi: Bassorilievo
Il bassorilievo fa parte di un gruppo di tredici cast in gesso che rappresentano figure allegoriche, scene ispirate all'Iliade, all'Odyssey e al Phaedo, e raffiguranti due opere di misericordia. I rilievi furono eseguiti da Canova come dono per Abbondio Rezzonico, membro del Senato Romano, tra il 1793 e il 1795. Frequentatore dei circoli artistici di Roma, Rezzonico commissionò anche opere di Piranesi e Pompeo Batoni – che lo immortalò in un ritratto ora nel Museo di Bassano del Grappa. I bassorilievi sono stati appesi a Villa Rezzonico a Bassano per creare una “sala canoviana”, come attestato da fonti del XIX secolo, simili a quelle di altre residenze aristocratiche del Veneto e di Roma. Ci sono prove che nel corso della sua carriera Canova ha prodotto varie serie di bassorilievi, a volte con soggetti diversi, per soddisfare le esigenze dei collezionisti che hanno mantenuto con tutte le attuali tendenze artistiche. La serie più completa di calchi in gesso, mai eseguiti in marmo, è nella Gipsoteca di Possagno, e un'altra serie molto simile a quella della Collezione Cariplo, si trova nel Museo Correr, Venezia. La tecnica utilizzata per eseguirli era il processo di cera persa, che permette di produrre un pezzo unico da un cast ottenuto da un prototipo: questo permette all'artista di lavorare sull'intonaco e di dargli una qualità unica. Sappiamo che Canova era nell'abitudine di enfatizzare questo aspetto originale anche per giustificare il costo della produzione dei pezzi, anche se delegato la produzione effettiva ad assistenti di talento come Vincenzo Malpieri. La storia dei rilievi Rezzonico è documentata negli scritti dell’antiquario di Roma Giovanni Gherardo de’ Rossi: nel 1793 sono stati consegnati Speranza e Carità, getti realizzati dalle figure scolpite sul sarcofago di Clemente XIII; Achille consegna Briseis agli Heralds di Agamemnon, Morte di Priamo e Socrates Bere Hemlock possono essere datati allo stesso anno Quest’ultimo è il pezzo più interessante del gruppo, dal momento che è lo studio originale dell’artista – e quindi non presente in altre serie – per una figura che non appare nella versione finale del monumento funerario completato tra il 1784 e il 1792. Infine, Crito Closing the Eyes of Socrates and Hecuba Offrendo la Robe to Pallas arrivò a Bassano del Grappa nel 1795. Allo stesso anno dovrebbe essere datato Feed the Hungry and Teach the Ignorant, possibilmente eseguito su volontà di Rezzonico, dal momento che li ha messi in una scuola per i bambini stabiliti nei locali della sua villa. Con ogni probabilità, e con l'eccezione dei due pezzi raffiguranti opere di misericordia, l'idea per i prototipi fu sviluppata qualche anno prima, come affermato nella biografia di Canova a Bassano: infatti furono eseguiti allo stesso tempo del monumento funerario a Clemente XIII, tra il 1787 e il 1792. La tecnica del rilievo in gesso ha permesso a Canova di sperimentare un nuovo linguaggio totalmente neoclassico e quindi privo di elementi decorativi e rigide regole di prospettiva. Queste opere rivelano il tentativo dello scultore di adattarsi ai canoni letterari contemporanei, utilizzando uno stile che era libero e drammatico al punto di essere espressionistico.
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