Artista: Carla Lavizzari Prina
Data: 1940
Formato: 20 x 15 cm
Museo: Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi (Como, Italy)
Temi: Tempera
Carla Prina è stata la più internazionale degli artisti di Como in parte perché dopo il suo matrimonio ha vissuto con il marito, l'architetto Alberto Sartoris, a Cossonay, vicino a Losanna, creando un legame tra il gruppo di artisti astratti di Como e quelli del resto d'Europa. I ritmi futuristi e il rigore strutturale neoplastico coesistono nei dipinti tra il 1939 e il 1942, il periodo al quale appartiene questa composizione. È una delle sue prime opere veramente mature, prodotte dopo la sua formazione all'Accademia di Belle Arti di Brera, seguita da lavorare accanto ai pittori Rho e Radice, per i quali era stata loro assistente. La sua pittura non è senza suggestioni metafisiche, che può anche essere rilevata nelle sue composizioni. Nel suo lavoro, la geometria è lontana dal rigore matematico, imbevuta come è con sentimento, lirismo e tensione, grazie al disegno, i colori generalmente morbidi e muti, e il fluido piuttosto che forme geometriche rigide. (E. Di Raddo)
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