Ocelot: l'evoluzione della tassidermia – (Carola Radke (Mfn)) Precedente Successivo


Artista:

Museo: Museum für Naturkunde Berlin (Berlin, Germany)

Temi: Plastica

I due ocelot montati (Leopardus pardalis) dimostrano che la tassidermia è arrivata a lungo e che c'è una grande differenza tra le creature ripiene del XVIII e XIX secolo e le maestose e anatomicamente corrette mostre museali moderne. Il tassidermista che montava il primo ocelot nel 1818 non aveva mai visto un ocelot vivo e non aveva altro che la pelle e alcuni schizzi dell'animale, senza una conoscenza anatomica di base. Gerhard Schröder nel 1934, invece, montava il secondo esemplare, avendo studiato animali vivi. Aveva anche l'animale morto, completo di muscoli e scheletri, a sua disposizione ed era così in grado di creare una maestosa, anatomicamente corretta tassidermia che dà un'impressione dell'animale vivo.

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