Doppelpilzvitrine (24 Doppelpilze) – (Carsten Höller) Precedente Successivo


Artista:

Formato: 145 x 174 cm

Museo: Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea Torino (Torino, Italy)

Temi: Acrilico Acrilico Acrilico

A Doppelpilzvitrine (24 Doppelpilze) Carte Holler gioca ancora una volta con il suo ruolo di scienziato e artista. Modelli in poliuretano di 24 funghi sono esposti in una vetrina di vetro. Si tratta di una specie di esperimento genetico mock in cui l'artista crea 24 coppie, in cui varie specie sono combinate con amanita. Questa sperimentazione artificiale viene eseguita con metodo e precisione: ogni doppio fungo si trova su una base di vetro rotonda e ha una propria etichetta; una metà è sempre amanita e l'altra metà è una specie diversa. Holler osserva regole sistematiche e strutture ripetitive che sconcertano lo spettatore: la verità scientifica e l'immaginazione sono confusi in un'opera con tratti di Surrealismo e Pop art. Di fronte ai 24 prototipi, lo spettatore non può aiutare a domandarsi e a immaginare le caratteristiche di ciascuno, se ha proprietà benefiche, curative o palliative, o effetti devastanti e mortali. L'immaginazione potrebbe essere permesso di vagare ancora più lontano, ai funghi di Alice nel Paese delle Meraviglie, che arruffato e ingrandito le cose da ogni proporzione. Tuttavia, se l'immaginazione può avere effetti pericolosi come un fungo velenoso, Holler lo mette dietro il vetro, per consentire la contemplazione ma mantenere i suoi effetti incontrollabili a distanza. Questo produce un aumento del desiderio, e nella curiosità umana verso il mistero di quello che si vede ma non pienamente compreso.

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