Swami Vivekananda ad Alameda – (Charles Neilson) ◄ Precedente Successivo ►

Artista: Charles Neilson

Data: 1900

Museo: Vivekananda House (Chennai, India)

Temi: Fotografia

“Secondo la signora Allan qualcuno allora ha detto: ‘Oh Swami, per favore sorridete per noi!’ In quel momento, Swamiji sorrise, e come ha fatto così la seconda fotografia [101] di cui la signora Allan una volta disse: "Vedi tutto in esso", è stato preso. Entrambe le immagini sono riprodotte qui: la croce e quella all-inclusive. “Si trova infatti tutto nell’immagine sorridente di Swamiji, ed è una piccola meraviglia; per tutto il suo soggiorno ad Alameda era in uno stato di mente estremamente esaltato. Tutta l'ansia in relazione al suo lavoro era da tempo caduta da lui.” 34 Un altro riferimento a questa fotografia fu trovato in una lettera che la signora Allan scrisse a Ida Ansell da San Francisco del 27 ottobre 1945: Non ho fatto la foto di Swamiji a cui ti riferisci. È stato preso dall'Artista Charles Neilson. I fiori riprodotti della testa di Swamiji sono nella casa estiva di Charles Neilson. Il dottor Plum aveva una copia di quella foto e non le importava di tenerla quando ha lasciato Vedanta e l'ha data a Tom [Mr. Allan] che aveva un negativo da esso da cui sono state fatte tutte le altre copie. Non so se il Tempio abbia delle foto. La signorina Hansen che gentilmente fa stampe per il Tempio ha tutti i nostri negativi che avevamo fatto e di vari Swamis ecc. Dice che fara' delle impronte addio e addio. Nel frattempo ho la stampa chiusa a cui siete i benvenuti se lo volete. ❊ I momenti più dolci della mia vita sono stati quando ero alla deriva; sto tornando alla deriva – con il sole caldo e luminoso davanti alle masse di vegetazione intorno – e nel caldo tutto è così tranquillo, così calmo – e sto alla deriva languidamente – nel cuore caldo del fiume! Non oso fare uno schizzo con le mie mani o piedi, per paura di rompere la meravigliosa quiete, quiete che ti fa sentire sicuro che è un'illusione! Dietro il mio lavoro c'era l'ambizione, dietro il mio amore c'era la personalità, dietro la mia purezza c'era la paura, dietro la mia guida la sete di potere! Ora stanno scomparendo e io vado alla deriva. Arrivo! Mamma, vengo! Nel tuo caldo seno, galleggiando ovunque Tu mi porti, senza voce, nello strano, nel paese delle meraviglie, io vengo, uno spettatore, non più un attore. (Lettera, 423)