Artista: David Watt (Judge)
Formato: 116 x 272 cm
Museo: Canberra Museum and Gallery (Canberra, Australia)
Temi: Vernice Polimerica
David Watt nacque a Paisley, in Scozia e venne in Australia (Adelaide) con la sua famiglia nel 1966. Ha conseguito un Bachelor of Fine Arts presso la South Australian School of Art nel 1980 e un Masters of Fine Arts dell'Università della Tasmania nel 1984. Successivamente ha insegnato presso la Curtin University of Technology, Perth e la ANU School of Art, dove è stato direttore del seminario di scultura dal 1991 fino alla sua morte nel 1997. Watt è stato attivamente coinvolto come artista e organizzatore in scambi d'arte regionali, spazi d'arte contemporanea, mostre di scultura e festival, ed è stato un primo promotore nell'importante Canberra National Sculpture Forum degli anni '90. La pratica artistica di Watt comprendeva disegno, installazione e prestazioni, spesso in combinazione. Il suo lavoro era giocoso, spiritoso e, a volte, comico in un modo sia sofisticato che schiaffeggiante. Il materiale di origine per le sue installazioni scultoree – e i disegni – è venuto dal mondo post-bellico ‘fidanzato’ delle riviste di Meccanica Popolare e delle guide di campo alla scienza e all’ingegneria. La ‘Casa’ della collezione CMAG è stata parte di un’opera più ampia, abitando l’archivio, che Watt ha prodotto per un importante gruppo di Archivi e la quotidianità, tenutosi a Canberra nel 1997. Il progetto ha coinvolto artisti disegnando collezioni istituzionali per il lavoro che è stato variamente installato nel Canberra Contemporary Art Space, la ANU School of Art, CSIRO Entomology, Old Parliament House e la National Gallery of Australia; il lavoro di Watt è stato esposto attraverso la facciata della National Library of Australia. Una serie di ‘case di sogno’ realizzate come sculture di rilievo dipinte brillantemente presenti come fregio – derivate dai cataloghi commerciali della collezione Ephemera della Biblioteca Nazionale appaiono come rappresentanti delle aspirazioni materiali e sociali delle famiglie australiane nella seconda metà del Novecento. Questa casa è di un opuscolo del 1941 per la fibrolite di Hardy ed è emblematica dell'architettura domestica di Canberra del periodo, gran parte dei quali sopravvive oggi. Watt era una figura importante nell'arte contemporanea australiana, e in particolare a Canberra, come praticante e insegnante impegnato e influente, fortemente impegnato e di sostegno della comunità artistica locale. Questo lavoro di Inhabiting l'archivio ha un significato particolare a Canberra per il suo design site-specific per la Biblioteca Nazionale e il suo potente riferimento all'esperienza vissuta degli abitanti nella capitale nazionale.
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