Artista: François Georgin, Pellerin
Data: 1800
Temi: Di Carta
Mentre le truppe napoleoniche effettuano un ritiro strategico dopo il loro semi-vitto a Mosca, i soldati russi, comandati dal principe Mikhail Koutouzov riescono a circondare la Grand Army vicino al fiume Berezina, vicino alla città di Borissov. I soldati francesi furono poi esausti, sull'orlo della morte per alcuni, quindi, per fuggire, Napoleone decise di costruire ponti sulla Berezina che, nonostante il -31° fahrenheit (-37,5°C). temperature, non era congelato. L'attraversamento doveva essere completato molto rapidamente, a rischio di lasciare il passaggio libero agli eserciti russi. Fu deciso che i ponti, eretti il 28 dicembre 1812, sarebbero stati bruciati la mattina del 29 dicembre. Esaurito, alcuni rifiutarono di attraversare, preferendo morire o essere preso prigioniero. La mattina del 29, quando un fuoco era acceso sui ponti, i soldati francesi guardavano con sgomento agli uomini, alle donne e ai bambini della zona circostante che cercavano di raggiungere l'altra riva attraversando le fiamme o il fiume ghiacciato. Era davvero un massacro sia per i francesi che per i russi. Se la battaglia di Berezina è tecnicamente una vittoria per Napoleone, rimarrà comunque nella memoria collettiva come un disastro umano. Per inciso, la parola Berezina nella lingua di tutti i giorni è diventata sinonimo di fallimento.
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