Artista: Gert Jan Kocken
Data: 2013
Museo: Kochi-Muziris Biennale (Kochi, India)
Temi: Fotografia
Nel XVI secolo l’interpretazione letterale del Secondo Comandamento portò alla ‘Furia Iconoclastica’, in cui gli zeloti riformisti attaccarono l’arte religiosa. Spesso le immagini non sono state completamente distrutte, ma mutilate e spaventate invece. In questo modo, gli iconoclasti hanno creato nuove immagini che rappresentano le loro convinzioni; gli interruttori di immagini sono creatori di immagini. Triptych Breda; Madonna con bambini e donatori, Zwolle; Madonna con bambino, Ginevra; e Thomas Becket, North Burlingham (della serie Defacing) consistono di fotografie di tali immagini. I tre busti si basano sulla traduzione letterale di un testo dello scienziato svizzero del XVIII secolo Lavater. Lavater ha fondato la disciplina della ‘fisiognomia’, che si basa sull’ipotesi che il carattere di una persona possa essere dedotto dalle sue caratteristiche facciali. Divenne ossessionato dall'idea di usare la sua scienza, in un processo inverso, di ricostituire il volto di Gesù, pur essendo un prete riformista nominalmente opposto a qualsiasi tale sforzo. Perché se Gesù fosse l'uomo perfetto, certamente il suo volto sarebbe completamente virtuoso. Ha rilasciato istruzioni scritte a diversi artisti fidati, ma è sempre stato insoddisfatto del risultato. Per questo pezzo i tre scultori Malayali Sanul K. K., Anoop Kottekatt, Vinu V.V e seguito da vicino la traduzione letterale delle istruzioni di Lavater, non sapendo che questo sarebbe il volto di Cristo. Il opuscolo che completa il pezzo espositivo, documenta la ricerca dell’artista nel rapporto amore/odio delle tre religioni monoteiste con le immagini.
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