Vienna Vista dal Palazzo Belvedere – (Giovanni Antonio Canal) Precedente Successivo


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Data: 1760

Formato: 2130 x 1350 cm

Museo: Kunsthistorisches Museum (Vienna, Austria)

Temi: Olio Su Tela

La vista dal Palazzo superiore del Belvedere su una Vienna che era fiorita e ampliata dopo il secondo assedio turco nel 1683 è probabilmente la più nota delle opinioni commissionate dall'imperatrice Maria Teresa. Questi raffigurano palazzi (Schönbrunn e Schlosshof) e scene urbane. Il soggiorno di Bellotto a Vienna è incorniciato dalla sua partenza da Dresda nel dicembre 1758 e dal suo arrivo a Monaco nel gennaio 1761. Non sono stati conservati documenti relativi alla commissione dell’imperatrice. È anche impossibile ricostruire con certezza il programma che ha determinato la scelta di soggetti o il luogo in cui i dipinti erano originariamente destinati a decorare, ma forse è stato Pressburg (ora capitale della Slovacchia, Bratislava). Oggi tutti e tredici i dipinti della serie sono nel Kunsthistorisches Museum. Non vi è alcuna prova che Bellotto ha usato una telecamera obscura, ma si può presumere che lo abbia fatto. Il dispositivo è stato universalmente riconosciuto come un aiuto per disegnare nella pittura olandese e tedesca del XVI secolo. Da lì si recò in Italia, dove lo zio e insegnante di Bellotto, Antonio Canal, lo usò facendo le sue numerose vedute di Venezia. Entrambi i pittori, tuttavia, hanno alterato le immagini che hanno fatto con questa assistenza tecnica, cambiandole per creare composizioni più artisticamente soddisfacenti e tenendo conto della percezione dell'occhio umano. Nella prospettiva attuale, la collocazione degli elementi verticali – la Chiesa di San Carlo Borromeo (Karlskirche) a sinistra, la torre della Cattedrale di Santo Stefano al centro, e la cupola della Chiesa salesiana a destra – differiscono dalla situazione attuale in quanto qui sono una distanza equa e più vicine. Ancora circondato da fortificazioni difensive, il centro della città appare unificato e relativamente distante, che si estende verso i piedi dei boschi di Vienna. Le ombre nettamente delimitate sono date particolare importanza nella composizione; nei giardini rigorosamente strutturati che si estendono dal piano terra del palazzo, forniscono ritmo e rafforzano l'impressione di profondità nella composizione. Vivere la scena è l'aggiunta di numerose piccole figure accessorie (staffage); chiariscono la lunghezza bruscamente avaro (ma in realtà notevole) del percorso tra l'Upper e i Palazzi Belvedere Inferiori. © Cäcilia Bischoff, Masterpieces of the Picture Gallery. Guida breve al Kunsthistorisches Museum, Vienna 2010

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