Artista: Giovanni Carnovali Detto Il Piccio
Formato: 30 x 37 cm
Museo: Fondazione Cariplo (Milan, Italy)
Temi: Pittura Ad Olio
Un pittore paesaggista di successo, Pietro Ronzoni fu molto attivo a Verona dal 1815 al 1824, dove realizzò commissioni per una clientela internazionale colta. Conobbe Il Piccio attraverso l'allora direttore dell'Accademia di Carrara, Giuseppe Diotti, quando ritornò al suo nativo Bergamo e vi si stabilì per sempre. Eseguito nel 1825, il ritratto mostra Ronzoni in una posa di tre quarti mentre guarda lo spettatore, il suo volto in parte oscurato dall’ombra scura gettata dall’orlo del cappello dell’artista che indossa, e dai suoi capelli ricci e lunghi travestiti che erano la moda allora. La luce che colpisce la figura crea un forte chiaroscuro che esalta il vivo naturalismo e la notevole freschezza del ritratto. Il paesaggio montagnoso che sbiadisce in lontananza sembra alludere a Ronzoni specializzata in viste. Dal momento che l'artista era familiare con il sitter, è riuscito ad adottare una nuova libertà pittorica e ad allontanarsi dall'austerità che caratterizzava i suoi ritratti neoclassici dei collezionisti bergamaschi colti che gravitavano all'Accademia di Carrara. La ferma amicizia tra questi due artisti di diverse generazioni, è evidente anche da un dipinto del 1947 (Bergamo, collezione privata), in cui Il Piccio raffigura l’allora anziano Ronzoni che indossa un fosso d’artista e tiene una tavolozza e spazzole, e da una versione successiva eseguita nel 1858 (Bergamo, Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino).
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