Palazzo Rocca Saporiti – (Giovanni Perego) ◄ Precedente Successivo ►

Artista: Giovanni Perego

Museo: Italia Liberty (Rimini, Italy)

Temi: Fotografia

L'edificio è stato commissionato nel 1800 da Gaetano Belloni, un giocatore d'azzardo che si è arricchito grazie al contratto per la gestione del gioco d'azzardo nel foyer del Teatro alla Scala. Tuttavia, sopraffatto di debiti a causa del divieto di gioco d'azzardo una volta che la dominazione napoleonica era finita, è stato costretto a vendere la casa ai marchesi di Rocca-Saporiti di Genova. Il palazzo è stato costruito all'interno di un progetto di riqualificazione della zona intorno a Porta Orientale, su terreno appartenente all'ordine dei frati cappuccini, prima della soppressione degli ordini monastici da parte dell'amministrazione austriaca. Come ricorda una targa di fronte all'edificio, su questi motivi c'era un convento, descritto in un passaggio da I Promessi Sposi. Il progetto, completato nel 1812, porta la firma di Innocenzo Giusti: in realtà fu realizzato da Giovanni Perego, il famoso scenografo della Scala, che, non essendo architetto per professione, non era in grado di apporre la sua firma. Il palazzo ricorda immediatamente forme neoclassiche di ispirazione palladana. L'elemento prominente della facciata è il grande colonnato in stile ionico che forma la spettacolare loggia del tribuno. Il piano terra è in rusticazione liscia con poca enfasi, mentre la porta centrale è sormontata da un elefante araldico. Un fregio bassorilievo è inserito tra il primo e il secondo piano, raffigurante alcuni episodi della storia di Milano. Incoronando il tribuno troviamo una balaustra che sostiene nove statue corrispondenti alla sfilata dei Dei Consenti: statue create da Pompeo Marchesi e Grazioso Rusca. Le statue rappresentano, da sinistra a destra guardando la facciata: Mercurio, Venere, Juno, Giove, Apollo, Diana, Bacco, Cere e Janus. Degno di nota è la sala da ballo che occupa lo spazio della parte anteriore del piano nobile, ornata di stucco e affreschi. Tutta la storia dell'edificio può essere letta nella monografia