Artista: Henri Fantin-Latour
Data: 1866
Formato: 59 x 73 cm
Museo: Kröller-Müller Museum (Otterlo, Netherlands)
Temi: Olio Su Tela
Henri Fantin-Latour era uno studente del famoso pittore Gustave Courbet e, come lui, è considerato uno dei realisti. Courbet ha ritenuto che, nella pittura, si dovrebbe solo descrivere le cose esistenti. Egli credeva che l'astrazione, i soggetti non esistenti non appartenesse a un dipinto. Questa vita è davvero molto concreta, semplice e semplice. Tuttavia, lo sfondo, la composizione degli elementi sulla tovaglia bianca e i colori sottodotti danno al lavoro una quiete e serietà che superano di gran lunga la realtà. A differenza del suo maestro Fantin-Latour vide anche un chiaro legame tra colore e poesia, che ‘crea mille cose che l’occhio non può vedere’, e paragonava questa poesia al potere evocativo della musica. Voleva che i suoi dipinti fossero una sinfonia di colori, che suonasse diverso da tutti. Al fine di raggiungere questo obiettivo ha usato un sacco di colori caldi su uno sfondo più scuro, rendendo i colori, con tutte le loro zecche, ancora più accattivante. Anche se Fantin-Latour ha avuto molto successo con la sua vita di frutta e fiori, ha preferito dipingere ritratti, allegorie e temi musicali. Per lui, ancora le vite erano principalmente un modo per guadagnare soldi, ma è in realtà queste opere che lo porterebbero la fama duratura.
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