Artista: João Queiroz
Data: 2007
Museo: Culturgest - Fundação Caixa Geral de Depósitos (Lisboa, Portugal)
Temi: Disegno
La pittura di CHAMBER PAINTINGJoão Queiroz è un esercizio permanente sulle condizioni di procedura di pittura stessa, sulla sua pratica e la connessione dell'immagine pittorica al mondo visibile e la fenomenologia della vista, ma anche una riflessione corposa sul corpo che dipinge. La metodologia di João Queiroz parte dall'uso di una tipologia classica di pittura: il paesaggio. Il paesaggio è stato la forma per eccellenza per fare immagini del mondo dal XVI secolo, e ha incarnato molte delle procedure di pittura come disciplina artistica, con particolare grande importanza nei secoli XVII e XIX. Queste tipologie tradizionali di grande pittura occidentale sono state fondamentali per una riflessione sul modo in cui pensiamo il mondo visibile, ma soprattutto su come lo organizziamo, come lo concediamo la gerarchia davanti ai nostri occhi. La storia della pittura è stata una storia di tentativi di comprensione della percezione, ma anche di come la percezione visiva esegue rappresentazioni che ci fanno vedere lo spazio sociale, politico ed estetico, come costruiamo immagini del mondo – che è valido per la pittura paesaggistica olandese e il modo in cui ci mostra la divisione della proprietà che è stata hard-gained dal mare così come essere validi per il paesaggio romantico tedesco e il modo in cui parla del soggetto e del sublime. È attraverso una profonda consapevolezza di questi processi storici ed estetici della pittura che João Queiroz produce i suoi dipinti paesaggistici e anche i suoi acquerelli, pur prendendo il paesaggio come cornice e non come discorso. Quest’ultimo, di cui la Caixa Geral de Depósitos possiede un nucleo considerevole derivante dalla mostra Queiroz tenuta nel 2006 nella galleria Chiado 8 (una mostra organizzata da Culturgest), sono piccoli dipinti a camera – in contrasto con il carattere “sinfonico” delle sue opere più grandi. L'acquerello è un tipo di pittura obsoleto, appartenente ad una tradizione pittorica come un'abilità molto specifica, in particolare come non ammette di correggere; cioè tutto il suo processo di fabbricazione rimane visibile, come le rughe sulla pelle. L'uso di acquerello di João Queiroz ha un ruolo nel suo processo di lavoro – segue l'uso del disegno, ed è un modo di pensare materialmente dipinti ad olio. Tuttavia, la sua specificità tecnica gli conferisce l'importanza di formare un campo di procedure impegnativo e problematico, proprio a causa di non permettere errori. Comincia a diventare chiaro che la procedura di João Queiroz sta nel processo fisico di produrre un'immagine in relazione alla storia della pittura, non facendo mai dipingere una batteria di segni visivi che formano metafore o allegorie del mondo attraverso la loro grammatica, ma piuttosto producendo un campo visivo che è tattile e corporalizzato – perché renderlo dipende dal gesto del corpo che la dipinge. Queste opere pittoriche che sono acquerelli formano uno dei momenti di quel rituale di fare – che non solo fa l’immagine che vediamo, ma la realizzazione del corpo stesso dell’artista. E quando guardiamo questi piccoli, affascinanti dipinti vediamo, nella loro liquidità luminosa, una performance nascosta che è scritta in ogni segno sulla carta che non può essere cancellata. Delfim Sardo
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