Artista: Juan Manuel Muñoz Gambero
Data: 1996
Museo: Guggenheim Museum Bilbao (Bilbao, Spain)
Temi: Poliestere
Juan Muñoz era conosciuto per le sue sculture enigmatiche di figure umane stranamente infestanti. Le sue installazioni sono come set scenici popolati da personaggi maudlin, che implicano narrazioni di cospirazione, disperazione e isolamento. Nonostante le qualità spesso inquietanti del suo lavoro, Muñoz ha costantemente riconosciuto la gamma emotiva della condizione umana, dall'assurdo e irrazionale al maligno e all'umorismo. Mostrati singolarmente o in gruppi, gettati in bronzo o in resina, le sue figure – ispirate da dummie ventriloquiste, nani e pagliacci da punzonatura – sono modellate con un naturalismo abbreviato e possono apparire convincentemente reali, anche se spesso assumono posizioni impossibili, come seduti in sedie montate sulla parete o sospesa a testa in giù. I mezzi attraverso i quali Muñoz realizzò le sue mise-en-scènes si evolsero nel tempo, con i piccoli elementi architettonici annessi agli interni espositivi della fine degli anni ottanta dando spazio a installazioni più grandi che riconfigurano e trasformano lo spazio tagliando attraverso pareti o aggiungendo piani falsi. Prima della sua morte prematura a 48 anni, Muñoz aveva costantemente costruito un corpo di lavoro che coinvolge lo spettatore sia fisicamente che emotivamente. Le sue opere possono essere interpretate come drammi congelati nel tempo. Shadow and Mouth suggerisce una narrazione dispiegabile, o forse il momento immediatamente dopo qualcosa—un argomento, un confronto, o un'accusa? —si è verificato. Nella sua incorporazione di elementi familiari (qui, arredamento ordinario) utilizzati come oggetti di scena vagamente surreale e non specifica, Shadow and Mouth è tipico di Muñoz
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