Artista: Karoly Brocky (Charles Brocky)
Temi: Amore
Formato: 49 x 38 cm
Museo: Hungarian National Gallery (Budapest, Hungary)
Temi: Olio Su Tela
L'immagine mostra un dettaglio del volo in Egitto sull'ala destra dell'altare di Dijon. San Giuseppe sta guidando l'asino vicino al rifugio, mentre versa il drink in bocca da un piccolo barile. Porta un bastone sopra la spalla sinistra, da cui il suo cappotto e una piccola pentola con un laccio sono stati appesi. Indossa un cofano e una cintura in pelle in vita. Ha scivolato la borsa sotto la cintura, e i suoi stivali di pelle sembrano essere stati usurati dal lungo viaggio che ha fatto a piedi. Ha un naso agganciato, una barba ricci e sopracciglia cespugliose. Giuseppe non corrisponde affatto all'idea convenzionale di un santo. Broederlam lo ha ritratto come un lavoratore duro, un lavoratore stanco pesato giù dai suoi vestiti pesanti. Alcuni lo hanno anche chiamato un trampolino, e hanno suggerito che potrebbe non essere acqua che sta rovinando la sua sete, ma qualcosa di più forte. Forse tali giudizi possenti sono essi stessi solo una riflessione del culto ambivalente che è cresciuto intorno alla figura di Giuseppe verso la fine del Medioevo, perché era quel tempo che ha cominciato ad essere caricature apertamente, e raffigurato come un contadino che meritava di essere ridicolizzato piuttosto che riverito. Quello che ha davvero distinto Giuseppe di Broederlam è però il fatto che egli è l'unico uomo ordinario in tutta la pala d'altare. Egli segna la prima apparizione nella pittura di una realtà irremediabilmente terrestre.
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