Artista: Lee Bul
Data: 2014
Museo: Manege Central Exhibition Hall (Saint Petersburg, Russia)
Temi: Acrilico Acrilico Acrilico
Avendo adottato gli specchi come mezzo per creare illusioni nella sua serie Infinity della fine degli anni 2000, Lee Bul ha usato specchi frammentati ampiamente nella sua serie Civitas Solis (2013~), complicando ulteriormente il rapporto tra la sua opera d'arte, lo spettatore e lo spazio espositivo. Civitas Solis è una serie ispirata dal teologo e filosofo italiano Tommaso Campanella del 1602 libro dello stesso nome, tradotto come La Città del Sole. Considerato un’importante finzione primitiva utopica, il libro di Campanella descrive una società trasparente in una città racchiusa da sette mura circolari. Ironicamente, per Lee Bul, l'utopia di Campanella ha dato origine all'idea di una società sotto controllo completo — un richiamo all'impossibilità di utopia. Deliberatamente costruita di frammenti di specchi, le sue installazioni Civitas Solis trasformano lo spazio espositivo in un labirinto inquietante di riflessi e rifrangenze che è sia fantastico che sentimentale. Da questa serie, in vista sono Civitas Solis III9 (2015), uno specchio fratturato sulla parete in cui si può guardare, e Civitas Solis II (2014), un paesaggio galleggiante di specchi attraverso cui si può camminare. Per questa mostra a Manege, Civitas Solis II è la metà delle dimensioni dell'originale.
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