Artista: Leon Tarasewicz
Formato: 250 x 260 cm
Museo: Centre of Contemporary Art Znaki Czasu (Toruń, Poland)
Temi: Acrilico Su Tela
Il dipinto è composto da quattro barre verticali collegate tra loro, creando un vasto spazio panoramico, dipinto liberamente con ampie pennellate. Sono tutti rivestiti con strisce diagonali quasi verticali che suggeriscono la rappresentazione di un terreno di campo e di solco, anche se la colorazione vivida (azio, rosso, giallo e verde) e la completa mancanza di dettaglio fa presumere che sia una pittura astratta pura. La suggestione della prospettiva è stata raggiunta con mezzi di pittura puri e si riferisce alla tradizione pittorica che risale ai post-impressionisti; mentre il colore astratto si riferisce alla tradizione del modernismo postbellico, che rivive negli anni '80 – il tempo in cui Leona Tarasewicz ha fatto il suo debutto – con l'ondata di nuova espressione. La mancanza di linea d'orizzonte (il punto in cui le strisce intersect è ben oltre lo spazio pittorico) evoca un'impressione di orizzontale dominante che, unita alla scala del pezzo, può essere un richiamo ad un'altra linea genealogica di questo dipinto: espressionismo astratto. Tuttavia, il contesto specifico della biografia di Tarasewicz e il fatto che lavora nella campagna nella regione orientale della Polonia (białostocczyzna) evoca la tradizione dell'icona e delle radici bielorusse, che sono comunque elementi significativi delle origini dei suoi pezzi. Essi non contengono tracce di iconografia religiosa, vi è, tuttavia, un simile tipo di sublimazione delle esperienze sensuali e carnali in quelle spirituali. Il pittore è conseguente nel non dare titoli alle sue opere, il che suggerisce che vuole sfuggire alla trappola della rappresentazione, così come essere classificato sulla base di una sola tradizione pittorica unica e definita. Al contrario, è la diversità delle tradizioni e delle associazioni che creano la specifica aura dei dipinti di Tarasewicz – riferendosi sia alla natura che alla natura, sia alla ricerca cromatica sofisticata, che i musei mirano. [A. Markowska]
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