Artista: Michael Sailstorfer
Data: 2011
Formato: 190 x 230 cm
Temi: Vernice Spray
Le opere di Michael Sailstorfer, spesso indicate come sculture espanse, sono interessate a concetti come trasformazione, spazio, movimento e inerzia. “Maze 19” fa parte della sua serie “Maze”, composta da tele di grandi dimensioni che includono puzzle di labirinto, risolti senza molta precisione. Anche se l'artista di solito crea oggetti tridimensionali, con la serie "Maze", riflette la sua pratica artistica di nuovo su una rappresentazione bidimensionale e piatta dello spazio. Trova immagini di labirinti su Internet e li applica sulle superfici di tele appositamente preparate rivestite con ritagli di giornale, inchiostro, acrilico, ferro e rame. Con rapidi colpi gestuali, l'artista segna il suo viaggio nel puzzle con vernice spray, permettendo agli spettatori di testimoniare il processo di creazione di un'opera d'arte, dal concepimento alla realizzazione, incorporando le sue progressioni, regressioni, fallimenti, deviazioni e successi. Associato al divertimento e alla spiritualità nel corso della storia, il labirinto è stato visto come un simbolo di ricerca di sé, la perdita dei propri cuscinetti, e la ripetizione della scelta individuale. Imprinted on giornali clippings che evocano nozioni di contemporaneità, questioni globali, controversie politiche e catastrofi ambientali, il labirinto in “Maze 19” può anche essere interpretato come una riflessione sulla difficoltà di trovare la direzione nella propria vita nel presente.
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