Chitarra e Clarinetto su un Mantelpiece – (Pablo Picasso) Precedente Successivo


Artista:

Data: 1915

Formato: 130 x 97 cm

Museo: The Metropolitan Museum of Art (New York, United States Of America)

Temi: Olio Su Tela

"La mia vita è l'inferno", scrisse Picasso a Gertrude Stein poco prima della morte del suo compagno, Eva Gouel, nel dicembre 1915. La preoccupazione di Picasso per la salute di Eva, la guerra, i suoi amici nell'esercito, e il suo status di cittadino spagnolo in Francia rappresenta la sua piccola uscita quell'anno. Anche se i pochi amici di Picasso rimasti a Parigi sono stati affascinati dalla sua incursione nella ritrattistica rappresentativa (vedi il ritratto di Ambroise Vollard, MMA 47.140), tutti hanno notato la presenza di grandi composizioni Cubist nel suo studio sulla rue Schoelcher, con vista sul cimitero di Montparnasse. Fu, forse, a causa della guerra che le tele rimasero nel suo studio, dove Picasso continuò a rivederle. Questa composizione è stata ridipinta innumerevoli volte, passando da una tavolozza di bruni e grigi a una delle tonalità fresche e vivide, e poi, infine, ai colori scuri associati alla disperazione di Picasso sul declino di Eva. Mentre Picasso avrebbe dipinto molte vite ancora su un mantello, questo potrebbe essere il suo primo. Sottolinea gli aspetti antropomorfici degli oggetti inanimati, incoraggiando le guance del mantello ad essere lette come gambe e gli strumenti musicali ad essere associati all'anatomia maschile e femminile. Picasso considerava chiaramente questo un lavoro importante: non solo lo fotografava in corso, in seguito appese il dipinto nella sua casa di campagna a Fontainebleau e lo tenne fino al 1930.

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