Ritratto di Lola (Rosa) Peduzzi Binda – (Salvatore Corvaya) Precedente Successivo


Artista:

Data: 1937

Museo: Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico (Milan, Italy)

Temi: Olio

Lola (Rosa) Peduzzi Binda (1895-1932) non beneficia direttamente dell'Ospedale Maggiore. Suo padre Battista è proprietario di cave di marmo e granito sul Lago Maggiore e appartiene ad una rinomata famiglia di costruttori milanesi; sposa Cesare Binda, da cui ha due figlie. Morì a 36 anni. La madre, Teresa Bonomi, disperata, dona 100.000 lire all'Ospedale Maggiore nella sua memoria per la costruzione del nuovo Ospedale Niguarda, in cui chiede una stanza da prendere il nome dalla figlia. Teresa Bonomi poi donerà una grande proprietà agricola a Nibbiola (Novara) all'Ospedale Maggiore nel 1946, chiedendo il ritratto commemorativo anche per l'altro figlio, Pietro, e per il marito Battista. Il ritratto di Lola Peduzzi è dato a Salvatore Corvaya, al quale la Commissione Artistica chiede varie modifiche. Infatti à ̈ forse una delle opere meno felici di questo artista conservato nella galleria fotografica dell'ospedale e presenta disproprizioni anatomiche. La rappresentazione del volto è migliore. La mancanza di precisione rilevabile rispetto alle altre opere può essere giustificata dalla velocità di esecuzione: il pittore completa il dipinto in tempi brevissimi (meno di tre mesi), sollecitato a liberarsi dall'imminenza della Festa del Perdono.

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