Artista: Segantini
Formato: 5 x 119 cm
Museo: Fondazione Cariplo (Milan, Italy)
Temi: Olio Su Tela
Il dipinto, che mostra il coro della chiesa di Sant’Antonio Abate a Milano con un altare che mette in mostra i fogli di musica per il prossimo servizio, è stato prodotto da Segantini alla fine dei suoi studi e mostrato nella mostra annuale dell’Accademia di Brera. L'affermazione critica fu tale che fu acquistata dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano e assegnata a Paolo Guicciardini, uno dei membri, disegnando lotti. Una seconda versione più piccola fu prodotta nel 1882 (dove era sconosciuta). L'abilità dimostrata nell'opera della Collezione Cariplo attrasse anche l'attenzione del commerciante d'arte Vittore Grubicy, che iniziò a sostenere finanziariamente l'artista nel 1879 e lo persuase negli anni successivi ad adottare il più moderno approccio divisionista. Nella scelta di una prospettiva di un interno per il suo debutto, Segantini ha seguito l'esempio posto nell'ambito del Naturalismo lombardo di Mosè Bianchi e Filippo Carcano, il cui lavoro ha studiato con particolare attenzione, soprattutto per quanto riguarda il rendering pittorico degli effetti leggeri. È, infatti, luce che gioca il ruolo principale nel dipinto. Inondando nella chiesa da un'alta finestra con una tenda rossa che fa poco per diminuire la sua forza, lascia la grande tela di Sant'Antonio d'Egitto in ombra e spazza giù per impostare il coro di legno stalli aglow. Le combinazioni deft di diverse tonalità di marrone descrivono la inclinazione verso il basso dell'ombra, ad un angolo accentuato dal layout verticale della composizione. Il risultato è un'opera in cui il talento insolito del giovane pittore dà un'indicazione anticipata dell'eccezionale carriera artistica a venire.
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