Artista: Sinan Logie
Data: 2016
Formato: 211 x 151 cm
Temi: Olio Su Tela
Sinan Logie ha istituito l'istituto di ricerca della città indipendente Center for Spatial Justice con Yaşar Adanalı nel 2015. È anche coautore del libro “Istanbul 2023”, in cui lui e Yoann Morvan discutono della trasformazione e della distruzione che Istanbul ha subito mentre camminano per la città. Logie, la cui pratica continuativa di skateboard ha plasmato la sua percezione della città e dell'architettura per molti anni, si occupa di temi di libertà, corpo, movimento e velocità in termini di architettura moderna e urbanistica, utilizzando questi temi per creare paesaggi urbani astratti e costruzioni architettoniche. La serie in corso “Fluid Structures”, iniziata nel 2000, è costituita da disegni e stampe digitali, accostamenti su fotografie, sculture basate su modelli architettonici, e dipinti di olio e inchiostro su tela e carta. Riunendo la pittura astratta e le tradizioni architettoniche moderne, Logie interroga due questioni fondamentali nell'architettura: costruire una struttura e dirigere la fluidità. Esplora le attuali istanze di questi due concetti che segnano i confini e studiano come attraversare la distanza tra loro. In queste due opere della serie “Phase 12”, Logie si concentra su spazi mobili, variabili e permeabili che non possono essere costruiti o sperimentati, ma possono essere immaginati sulla superficie della tela attraverso l’utilizzo di elementi pittorici come linee, macchie e colori.
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