650 watt e 60 watt – (Yoshida Katsuro) Precedente Successivo


Artista:

Temi: Scultura

Yoshida si è laureato presso il Dipartimento di Pittura alla Tama Art University nel 1968. Basato sul metodo flessibile di pensiero che ha imparato da Yoshishige Saito, alla fine degli anni '60, ha presentato uno dopo un altro lavoro tridimensionale che impiega le cose del luogo comune e ha attirato notevole attenzione. Nel 1971 partecipa alla VII Biennale di Parigi. Da allora produsse stampe che impiegavano il processo di fototipo e una serie di dipinti intitolati Shoku (Touch), composti da tracce della mano. Gli artisti che impiegavano oggetti comuni come oggetti naturali e beni industriali emersero alla fine degli anni '60. I loro lavori hanno respinto idee fisse di cose e hanno contribuito a rivelare lo stato vivido delle cose. Yoshida è uno degli artisti che rappresentano questa tendenza. In questo lavoro si sottolinea la presentazione della condizione o delle circostanze che circondano le cose. Un cavo appeso dalle forche a soffitto in due a mezz'aria. Entrambe le estremità sono collegate a una lampadina, una a sinistra che pende a mezz'aria in conformità con la gravità e l'altra avvolta sul pavimento. È progettato per mostrare la realtà della situazione in cui l'elettricità scorre attraverso il cavo, per mostrare il contrasto delle due lampadine che differiscono in luminosità, e per rendere lo spettatore consapevole dell'intero spazio da soffitto a pavimento. Un metodo come questo, in cui siamo resi coscienti del mondo di tutti i giorni come sta usando le cose ordinarie, continua ad essere una corrente importante nell'arte contemporanea fino ai giorni nostri. (dimensioni) dimensione variabile

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