FX-Eye – (Zdzisław Maklakiewicz) Precedente Successivo


Artista:

Formato: 100 x 70 cm

Museo: Centre of Contemporary Art Znaki Czasu (Toruń, Poland)

Temi: Digitale Digitale

Creato in una tecnica ideata dall'autore e stampata digitalmente, l'opera presenta una composizione geometrica e simmetrica – nero, carbone-grigio, bianco e rosso – basata sul motivo delle linee orizzontali e diagonali ritmicamente organizzate. Il ruolo principale è giocato dalla natura illusoria dello spazio e del movimento creato dalle forme visive che appaiono nel lavoro. Il telaio rettangolare è circondato da margini su quattro lati. Lungo i lati a sinistra e a destra, ci sono strisce verticali identiche riempite con linee spesse, orizzontali, nere-charcoal-grey-and-white. I lati superiori e inferiori sono anche linee identiche, diagonali, spesse, bianche, che cadono in fondo e si alzano in cima. A differenza delle linee lungo i lati sinistro e destro, queste sono riflessi a specchio molto più stretti. Le linee bianche assomigliano ai nastri di avvertimento utilizzati per la salute industriale e la sicurezza al fine di proteggere i lavori stradali dalle interferenze degli estranei. Il “frame” preparato così si riempie di uno sfondo grigio carbone, orizzontalmente attraversato da strisce bianche, deformato in modo da creare un’illusione ottica di una convessità al centro. Come suggerisce il titolo del lavoro, l'ovale centrale assomiglia ad un occhio. Un altro motivo simbolico interessante sono i misteriosi “scatti stradali” che, come palpebre, proteggono e proteggono la palpebra. Così, nonostante l’evidente astrazione geometrica della forma, abbiamo ispirazioni provenienti da forme naturali – il punto di partenza per il gioco formale dell’artista e il virtuosismo tecnico. Ciò che è più suggestivo in questo lavoro è l'illusione del movimento e dello spazio, ottenuta dal gioco ritmico di strisce e chiaroscuro. Il motivo illusorio attira la nostra vista verso qualche interno, suggerendo l'esistenza di qualche backstage, piano invisibile. Tale nastro demarca gli spazi che passano non possono entrare. La nostra vista, d'altra parte, vuole viaggiare all'interno, dietro l'apparente simmetria e la calma della composizione, mentre i margini rossi bianchi introducono ansia e segnalano qualche pericolo nascosto. [M. Krzyżanowska]

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