Le città – (Afro) Precedente Successivo


Artista:

Formato: 249 x 191 cm

Museo: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Collezione Farnesina (Rome, Italy)

Temi: Supporti Misti

Dopo il suo primo lavoro neo-cubista, Afro visitò gli Stati Uniti nel 1950. Questo ha segnato un punto di svolta fondamentale per la sua arte attraverso il contatto con i nuovi sviluppi sulla scena artistica di New York e soprattutto con il dipinto di Arshile Gorky, che era di esercitare un'influenza cruciale sul suo lavoro. Afro era principalmente interessato alle indagini sull'inconscio intrapreso dalla scuola surrealista, a cui apparteneva Gorky. Fu nel 1952, l'anno in cui dipinse l'opera qui esposta, che Afro iniziò ad abbandonare il metodo costruttivo dei piani Cubist e ad adottare un approccio più libero in linea con gli astratti surrealisti. Il titolo del lavoro è un riferimento preciso a questo soggiorno in America. Considerata l'importanza che Afro attribuisce alla memoria in termini di acquisizione di un senso di realtà, è facile vedere come la citazione di elementi figurativi italiani, che emergono in forma abbreviata dallo sfondo dell'opera per combinare con la verticalità dell'architettura americana come resa in linee di ocra e marroni, rende questapainting una reale manifestazione dell'intimità del ricordo. (Traduzione di Paul Metcalfe per Scriptum, Roma)

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