Artista: Antonianos Di Afrodisia
Formato: 68 x 143 cm
Museo: Fondazione Cariplo (Milan, Italy)
Temi: Scultura
Il rilievo fu scoperto nel 1907 a Torre del Padiglione nella campagna tra Anzio e Lanuvio. Divenne legittimamente proprietà dell’Istituto dei Fondi Rustici, dove fu ammirato da Marguerite Yourcenar che descrive il brano nelle sue ‘Riflessioni sulla composizione dei ricordi di Adriano’ pubblicato nel 1953 come appendice al romanzo. La scultura è di particolare importanza poiché attesta la diffusione del culto di Antinoo attraverso l'impero romano durante il regno di Adriano. La gioventù di Bythinia, che era amante di Adriano, annegò nel Nilo nel 130 d.C. Deificato dopo la sua morte, è rappresentato allegorosamente come Dioniso o forse un dio silvan, come Aristeo o Silvano stesso. Gli attributi del cane, la ghiacciata e la corona di rami di pino sono quelli del dio adorato dagli agricoltori italiani. Vi è particolare evidenza del culto di Antinoo nella zona di Lanuvio, dove c'era un sito dedicato ai giovani. La lavorazione del rilievo è di altissima qualità; ricorda i modelli Neo-Attici tipici delle stele funerarie e rivela che Antonianos era tra gli scultori di Caria, una provincia dell'Asia Minore non lontana da Smyrna, che lavorava a Roma all'epoca. Il soggetto rappresentato e la firma sull'altare ci condurrebbe a supporre che l'artista frequentasse circoli imperiali: interessante a questo proposito è l'indicazione che le residenze estive di vari membri della famiglia Antonini, a cui apparteneva Adriano, si trovavano nella zona dove si trovava il rilievo. La scultura deve essere stata eseguita tra il 130 d.C., l’anno della morte di Antinoo, e il 138 d.C., quando l’adorazione dei giovani gradualmente si piegò dopo la morte dell’imperatore.
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