Artista: Artur José De Sousa Loureiro
Data: 1994
Formato: 200 x 200 cm
Museo: Culturgest - Fundação Caixa Geral de Depósitos (Lisboa, Portugal)
Temi: Olio Su Tela
REMAKING HISTORYJosé La pittura di Loureiro riguarda la pittura stessa. Si tratta del fatto che un dipinto è necessariamente un rettangolo, o un quadrato, che è messo su una parete e che ha una struttura all'interno di esso composta da forme e colori. L'apparente insoddisfazione delle sue tele nasconde molto più di quello che appare in loro, o richiede più attenzione, perché contengono tutte le vicissitudini dell'atto di pittura: le cancellazioni, le esitazioni e le correzioni. Non importa se i suoi dipinti siano figurativi o astratti, perché nell’analisi finale si tratta di quella grande tradizione di produrre immagini e della sua storia, vale a dire il momento nel XX secolo quando la pittura era sotto sospetto nel contesto delle arti visive. Quindi la sua area di lavoro è la pittura, le sue determinazioni storiche e le questioni interne. È attraverso la pittura che lavora con le questioni formali implicite dalle relazioni tra immagine, i suoi limiti e le possibilità di sviluppo. Questo è sempre prodotto con un particolare senso di métier, anche se senza alcuna sottomissione canonica. Equa anche il rapporto con l'aspetto manuale della pittura attraverso il suo interesse per la pop art e il rapporto che alcuni artisti hanno stabilito negli anni Sessanta tra la pratica della pittura e l'uso dei processi meccanici, che vanno dallo stencil alla serigrafia, come se fosse necessario liberare la pittura dalla tirannia della mano, del gesto, per garantirla libertà. Qualunque sia il caso, José Loureiro ha dovuto ancora una volta viaggiare quel percorso in amplificazione successiva fino al punto di diventare un cerchio, e il cerchio in un campo di colore, in materia pittorica, in sé. E questo, come befits pittura, implica una struttura compositiva, un modello; e quest'ultimo, naturalmente, una rete, una griglia. E improvvisamente sotto il suo dipinto apparve la storia del modernismo. Dal riferimento all'astrazione che deriva da un'assoluta concretezza, da questo alla sfiducia della manifattura, alla sua resa e dal ricontersi in questo crollo – la distinzione di sfondo/figura – per negarlo, ancora una volta, come teoria del gesto. Il pennello-stroke è fatto seriale, la serie, a causa della ripetizione in volume illusorio, invoca il disegno, finge di essere una struttura e diventa raraificata anche a livello cromatico. Ironico, vero? Delfim Sardo
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