Artista: Barthélémy Toguo
Data: 2015
Museo: la Biennale di Venezia (Venice, Italy)
Temi: Carta
Barthelemy ToguoBorn a M’Balmayo, Repubblica del Camerun, nel 1967. Vive e lavora a Parigi, Francia; Bandjoun,Cameroon; e New York City, USA . La pratica di Barthelemy Toguo si ispira alle sue esperienze che viaggiano e vivono tra le diverse culture del mondo. Nato in Camerun, è stato addestrato come artista in Abidjan, Costa d'Avorio; Grenoble, Francia; e Dusseldorf, Germania. Il lavoro di Toguo incorpora la condizione diasporica come fondamentale per la realtà contemporanea. Fittingly, ha scelto lo shamrock come suo marchio. Anche se lo shamrock deriva dall’iconografia cristiana, nelle mani di Toguo diventa una silhouette dell’artista o rappresenta le tre vie della sua pratica intellettuale e artistica. Allude anche al lirismo giocoso di Toguo e alla sua ricerca di equilibrio nel mondo. L’impegno di Toguo a rendere il mondo un posto migliore non è limitato all’arte solo. Nel 2013 ha fondato Bandjoun Station, un programma di artisti-in-residenza negli altipiani del Camerun Occidentale. La fondazione ospita una collezione permanente, consente lo scambio artistico e promuove iniziative agricole nello spirito di sviluppo sostenibile. Scultura, installazione, performance, fotografia e film, disegno e acquerello, la versatilità di Toguo è impressionante. Il suo uso di acquerello è caratterizzato da sottigliezza e giocosità, mentre i suoi strati sapientemente applicati di pigmento liquido uniscono gli animali con figure umane. Spesso rappresenta gli esseri umani e gli animali solo dai loro arti e parti del corpo, che parlano di violenza e isolamento. In questi esempi, l'integrità del corpo è sostituita da una frammentazione postmoderna, un corpo amputato, deformato, penetrato e stressato. Attingendo dalle sue opere precedenti, la sua installazione Urban Requiem mostra Toguo come scultore e stampante di legno. Piuttosto che prendere in prestito dalle tradizioni africane, scolpisce le sue ampie installazioni utilizzando una motosega, che gli permette di lavorare rapidamente. In questa installazione, giganteschi francobolli di gomma di legno che assomigliano a busti umani a grandezza naturale sono disposti come teste toppled su mensole triangolari. Mentre le versioni precedenti delle sue stampe su carta (come ad esempio Immigration Officer, Type of Visa e Department of Foreign Affaires) hanno testimoniato la logica della politica di confine che ha segnato molti corpi migratori, Urban Requiem segue un approccio più universale. Usando slogan usati nelle proteste, come “io sono un uomo”, “nostro figlio disarmato”, o “Vogliamo una accusa di omicidio!”, l’artista ricorda le voci di coloro che soffrono di ingiustizia nel mondo.
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