Artista: Carlos Baca Flor Soberón
Data: 1886
Formato: 65 x 79 cm
Museo: Museo Central. Banco Central de Reserva del Perú (Lima, Peru)
Temi: Olio Su Tela
“La vocazione naturale” è l’opera più importante per emergere dalle prime fasi della carriera artistica di Carlos Baca-Flor. Nel suo libro “Lives”, Giorgio Vasari ci dice che Giotto (1267-1337) era un umile pastore, che nei suoi momenti di riposo disegnava le sue pecore sulle rocce. Un giorno, il rinomato artista Cimabue ha scoperto questi disegni. Amato dal talento del ragazzo, lo ha fatto il suo apprendista. Baca-Flor può essersi identificato con questa storia, vedendosi come Giotto, in attesa della sua grande opportunità, come espresso dalla scatola su cui si appoggia il ragazzo, dove si vede la parola “Paris”, un riferimento al centro della scena artistica internazionale del periodo. Un altro aspetto importante di questa tela è l'attenzione prestata a rappresentare l'anatomia del modello. Tuttavia, l'artista si trovò a lavorare in un momento in cui l'impressionismo stava cominciando a far sentire la sua influenza, rompendosi con le tradizioni accademiche. E così, Baca-Flor è stato uno degli ultimi artisti ad aderire all'ideale classico della perfezione anatomica e descrizione dettagliata.
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