Artista: Carsten Höller
Data: 2015
Museo: la Biennale di Venezia (Venice, Italy)
Temi: Fotografia
Carsten HöllerBorn a Bruxelles, Belgio, nel 1961. Vive e lavora a Stoccolma, Svezia e Biriwa, Ghana. Lavori (da sinistra a destra): Slide House Project (Central Business District Corner House, Singapore)Slide House Project (River Reflective High Rise, Singapore)Slide House Project (Independence Monument, Accra No. 3/1)Slide House Project (Limete Monument, Kinshasa)Slide House Project (Central Business District Tower House, Singapore)Slide House Project (Cedi House, Accraller)Slide House Gli spettatori sono invitati a fare un giro gioioso nei suoi scivoli a cavatappi, che provocano sensazioni simultanee di ansia, libertà e eccitazione—risponde che sono insolite nella tradizionale cornice del museo o della galleria. Höller fa parte di una generazione di artisti che vogliono rivisitare l'esperienza dell'arte. Dietro la sua carriera di artista, ha un background insolito, con un dottorato in scienze agricole, e specializzato nelle strategie di comunicazione olfattiva degli insetti. Come scultore e artista di installazione, Höller crea situazioni che destabilizzano il senso di controllo dello spettatore e la percezione visiva. Il suo obiettivo è quello di permettere allo spettatore di sperimentare di nuovo il familiare. Per farlo, crea situazioni che spesso ricordano ai visitatori di galleria dell'apparato in un laboratorio scientifico, invitandoli a diventare i soggetti dell'esperimento. Ad un certo punto della sua carriera, grandi funghi scultorei divenne il suo marchio. Da allora, tuttavia, ha caratterizzato molti altri elementi nel suo lavoro, come animali, giocattoli, il doppio, veicoli, una piscina di privazione sensoriale, eyewear, narcotici, cibo, e una serie di altri metodi per sincronizzare o manipolare gli stati d'animo e le emozioni del pubblico. Alla 56a Biennale di Venezia, Höller è rappresentata con una serie di nuovi collage fotografici che offrono una panoramica delle sue idee visionarie. Queste immagini rispondono all'architettura di Accra, Ghana, ed evidenziano le sue qualità utopiche. Esibita anche la sua Fara Fara, una videoinstallazione a due canali, ogni canale dedicato ad uno dei due musicisti rivali della vivace scena musicale di Kinshasa. Questa presentazione allude ad una lunga tradizione nella musica congolese in cui due musicisti rivali si esibiscono simultaneamente con le loro rispettive band, cercando di animare e impressionare la folla, che può includere più di 150.000 persone. Fara' Fara mostra l'immenso potere e la bellezza della musica congolese offrendo osservazioni approfondite sul contesto, la storia e l'impatto politico di questa specifica sottocultura. Un punto culminante della sua presentazione alla Biennale è RB Ride, un colorato e continuo giro in giostra che è stato modificato per funzionare così lentamente (prendendo quindici minuti per completare una rotazione completa) che i suoi piloti possono montare e smontare mentre si muove.
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