Artista: Duzhan Xingying
Data: 1478
Formato: 50 x 35 cm
Temi: Carta
Un gentiluomo cinese si affaccia sul parapetto di un remoto padiglione lacustre, il suo sguardo catturato da una cascata che sovrasta le cime precipitose. L'iscrizione poetica spazzolata da Tōgen Zuisen, un monaco Zen prominente, lega l'immagine dipinta ad un'antica eremita cinese che rifiutò famosamente una posizione a corte a favore di trascorrere le sue giornate di pesca in isolamento. Tōgen conosceva l'artista, Kenkō Shōkei, un monaco Zen che viaggiò da Kamakura a Kyoto nel 1478 per studiare pittura cinese per tre anni. In quel periodo creò questo paesaggio, il suo primo lavoro datable conosciuto, nello stile del pittore cinese Xia Gui (attivo ca. 1195–1230), le cui immagini aveva probabilmente solo incontrato per la prima volta a Kyoto. Il versetto cinese legge in quattro coppie di sette caratteri: Questo mondo, chi lo possiede? Tranquil è questo posto, a lungo separato dal mondo polveroso. Una cascata senza fine si alza come se un gregge di egreti, la superficie di un lago sconfinato si increspa come le scale di un pesce. Gli scifi galleggiano al di là delle cime degli alberi e delle grondaie, uno schermo di picchi speziati si trova sul bordo delle nuvole. Perché non condividere questi fondali di pesca con un pizzico di gabbiani? Oh quanto desidero visitare Yan Ling a Fuchun!— Trans. Aaron Rio
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