Artista: Guido Cagnacci
Formato: 105 x 83 cm
Museo: Crocker Art Museum (Sacramento, United States)
Temi: Olio Su Tela
A metà cura, Cagnacci si rivolse a soggetti che gli permisero di schierare il suo talento per nudi femminili. Qui, la donna è circondata da simboli della transitorietà della vita: la rosa piena, la clessidra, il cranio e le candele a malapena brucianti si trovano in molti dipinti di vanitas. Allo stesso tempo guarda un nostrooboro, il serpente auto-devorante che è un simbolo di eternità e rinnovamento. Anche se questo dipinto può essere una copia precoce, Cagnacci spesso fatto diverse versioni delle sue composizioni. Guido Cagnacci iniziò la sua formazione a Bologna prima di trasferirsi a Roma nel 1618 per lavorare con il pittore Guercino. Il suo più grande successo è arrivato nella città di Forlì nel 1630, anche se la sua turbolenta vita personale ha subito danneggiato la sua carriera. Aprì un workshop a Venezia e alla fine della vita fu nominato pittore di corte al Sacro Romano Imperatore.
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