Artista: Janenne Eaton
Formato: 150 x 120 cm
Museo: Canberra Museum and Gallery (Canberra, Australia)
Temi: Tela Di Tela
Janenne Eaton nacque a Melbourne e studiò arte visiva alla fine degli anni '60. Studi successivi includevano una laurea in arti in archeologia nei primi anni '80 e una laurea magistrale in arti visive a metà degli anni '90. Eaton ha insegnato nelle scuole d'arte per molti anni: presso la ANU School of Art attraverso gli anni '80 e nei primi anni 1990, e ora al Victorian College of the Arts dove è capo del dipartimento di pittura. Ha esposto regolarmente la sua arte in mostre collettive e personali dal 1977 ed è rappresentata in importanti collezioni pubbliche, come quelle della National Gallery of Australia e della National Gallery of Victoria. Il lavoro di Eaton ha un notevole livello di dettagli intricati. Negli ultimi anni ha adottato la griglia come un dispositivo di strutturazione per i suoi dipinti, utilizzando un sottotarsio stencilled e stratificazione laboriosa di superfici per ottenere un'illusione di produzione meccanica – infatti tutto è fatto a mano con alta vernice smalto lucido e, occasionalmente, decalcomanie. In gran parte monocromatico, i dipinti sembrano inizialmente essere rigidi, ma in realtà descrivere movimento e flusso. I messaggi e gli script appaiono e scompaiono nella complessità delle superfici delle opere. La griglia è interrotta dalla sua mancanza di uniformità e su ispezioni ravvicinate si dissolve. In Filtro, ciò che è apparentemente un confine sicuro è in realtà un disallineamento delle barre stencilled della griglia che agisce per destabilizzare la tela e rivelare la mano dell'artista. Nell'adottare i tropi visivi dei sistemi informativi globali contemporanei – stringhe di codice binario, matrici e pixel – e destabilizzandoli, l'artista sottolinea l'inadeguatezza di questi sistemi per descrivere e comprendere veramente il mondo. La rete non è più una promessa d'ordine: la sua rete di forze economiche, politiche e culturali è oggi potenzialmente un segno di disordine e di crollo globale. E il significato non è misurabile, è immateriale; la maglia di strati e pixel in Filtro estrae il complesso rapporto tra il razionale e l'intuitivo, dove ciò che sappiamo e ciò che sentiamo è fuori registro e non equato. Nella rete mondiale di informazioni possiamo cogliere solo l'inadeguatezza dei sistemi fatti dall'uomo per mappare i campi infinite di significato possibili nell'universo.
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