Artista: Jorge Queiroz
Data: 2005
Formato: 30 x 30 cm
Museo: Culturgest - Fundação Caixa Geral de Depósitos (Lisboa, Portugal)
Temi: Disegno
Gli STRANGE ENTRAILS di un DRAWINGJorge Queiroz disegni sono un flusso permanente, come se fossero frammenti di una storia visiva infinita. In un libro di Italo Calvino, Se in una notte d’inverno un viaggiatore, la possibilità è cresciuta di tutti i libri, tutte le storie del mondo non sono più che frammenti di una narrazione enorme e infinita raccontata da un vecchio lontano e secretivo, dove tutti gli scrittori andrebbero a cercare le loro storie. I disegni di Jorge Queiroz sembrano essere la dimostrazione nel disegno di quella fonte inesauribile di piccole narrazioni visive, allusioni a situazioni comiche, corpi metamorfosi, spazi strani, visioni incantevoli o terribili, o semplicemente indifferenti, o quasi indiscrebili. Non sembra esserci alcun processo di evoluzione nel suo lavoro, solo trasformazione, metamorfosi di una cosa in un'altra, un posto in un altro, un foglio di carta in un altro. Ovviamente c'è la possibilità di collegare la metodologia di lavoro di Jorge Queiroz all'influenza di Marcel Broodthaers, o al carattere visionario e surreale dell'arte belga, ma il carattere inconfondibile del suo lavoro esclusivamente di disegno (con salli sporadici in pittura e video) proviene da un'intelligenza visiva che trasforma il disegno in una condizione viscerale permanente, per su ogni foglio espone le viscere di tutti i suoi disegni precedenti. Una mostra di Jorge Queiroz è quindi un viaggio nel suo complesso processo di comporre immagini a partire da registri che variano tra la figurazione di situazioni riconoscibili e doodling, tra quelle che riconosciamo come riferimenti (curtain, stadi, spazi museali e gallerie, corpi) e una rete di linee che definiscono tensioni, percorsi, guasti o vittorie pirroiche. Nella loro apparente spontaneità, questi disegni sono molto di più: sono quasi mondi, definendosi come continuità tra la serie e all'interno di ciascuno di loro. Essi possiedono chiaramente un umorismo proprio, che è spesso strano; in altre occasioni sono giochi di segni visivi. Soprattutto sono linee che si possono seguire in quella strana, difficile, apparentemente intuitiva e molto sofisticata possibilità di generare forme su carta che esorcizzano la nostra costrizione a rappresentare. Delfim Sardo
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