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Artista: Newell Harry

Data: 2015

Museo: la Biennale di Venezia (Venice, Italy)

Temi: Fotografia

Newell HarryBorn a Sydney, Australia, nel 1972. Vive e lavora a Sydney. Lavori:dietro: Senza titolo (Anagrams + Oggetti per la R.U. & R.U., parte I)front: Senza titolo (Sabato nero e altri aneddoti) Il percorso interculturale di Newell Harry informa una ricca oeuvre che esplora istanze storiche e attuali di migrazioni di persone, oggetti e lingue attraverso l'Oceano Pacifico. Le opere dell'artista spesso appropriano elementi dell'arte tribale per dispiegare e sovvertire le loro funzioni sociali. Ad esempio, le sue tessiture valutarie affrontano le nozioni alternative di valore, valuta e scambio che governano le economie tribali dell'arcipelago di Vanuatu, dove Harry trascorre gran parte del suo tempo. Altre opere disegnano le lingue creolizzate delle isole: la lingua principale di Vanuatu di Bislama, una miscela di inglese, francese e portoghese, è parlata in circa 120 dialetti diversi. Attraverso il suo impegno con quelle strutture altamente idiomatiche, l'artista si rivolge a domande più ampie sulle complesse traduzioni che soffrano di ogni scambio culturale. Comunemente indicato come “materassi da regalo”, i panni di tapa su cui Harry stampa i suoi anagrammi hanno un grande significato sociale in varie culture del Pacifico: I panni Tapa sono donati per commemorare eventi di vita significativi, come la nascita o il matrimonio. Stanziando quei regali personali per la sua arte, li sottrae all'economia del dono e li mette invece in circolazione nel mondo dell'arte. Oscillando tra il personale e l'impersonale, le opere di Harry sono anche riferimenti linguistici-in-cheek ai giochi di parole dell'arte concettuale. Tuttavia, mentre estrae la produzione dei panni di tapa, gli anagrammi che li stampa, che passano dall'inglese a Bislama e viceversa, sono scherzi personali conosciuti solo all'artista e ai suoi amici. Oltre ai tappetini regalo anagram, le fotografie dei soggiorni di Harry in India, Vanuatu e Tonga testimoniano ulteriormente i numerosi incontri umani che ispirano la sua pratica artistica.