Artista: Pedro Casqueiro
Data: 1988
Formato: 168 x 177 cm
Museo: Culturgest - Fundação Caixa Geral de Depósitos (Lisboa, Portugal)
Temi: Olio Su Tela
ESSAYS ON THE FREEDOM OF IMAGESometimes nascosto, da qualche parte non sappiamo dove, c'è un pittore che ha percorso i molteplici percorsi di pittura come se si aspettasse qualche rivelazione su di sé, sulla natura delle immagini, sui processi e metodi che permettono ad un'immagine di essere pittorica. Nella pittura di Pedro Casqueiro c’è una sensazione di possibilità di pittura che sembra provenire da un’efficace credenza nella fattibilità della pittura per creare mondi visivi, testati da Casqueiro nelle innumerevoli varianti che ha praticato, spaziando dall’astrazione più geometrica e dai collage o attraverso momenti più chiaramente figurativi. Quasi tutto può essere attraversato nel suo dipinto: mappe, spazi, case, specchi, grafici a colori, piante e immagini appropriate. Ciò che è certo è che una tale profusione di strumenti, immagini, strumenti estetici e convocazioni non costruisce metafore del mondo, o allegorie del sociale; né allegorie di pittura come genere. Non c'è morale nella sua opera, né alcun precetto su ciò che l'arte o la pittura dovrebbe o non dovrebbe essere, solo una pratica continua che è indifferente ai discorsi più enfatici sulla morte della pittura che ha attraversato il XX secolo. Non ha quindi bisogno di fare un dipinto a partire da immagini fotografiche o videografiche; non ha bisogno di dipingere ciò che riconosciamo – anche se possiamo riconoscere molte immagini nelle sue tele. Si tratta di un dipinto musicale, con l'intera connotazione classica che esiste in questa matrice estetica; inizia con primati di composizione, contropunto, fughe e riequilibri. Si capisce così che il suo dipinto è sviluppato in ogni dipinto come la risoluzione di un problema specifico, poi il prossimo, in serie che si muovono intorno a questioni specifiche, per poi andare avanti ad altri, in ogni parte che lascia ballast per il prossimo, anche quando ci sono significativi salti nelle tipologie. Tutte queste formulazioni contengono un'idea di incanto e trasfigurazione permanente della pittura nei loro processi – che sono molto ampie al giorno d'oggi. Tuttavia, come forma digitata, con immagini all'interno che si distinguono sulla superficie su cui sono appesi, il formato del dipinto, quella grande eredità rinascimentale, trova un enorme campo di libertà nella sua apparente limitazione. Delfim Sardo
Artista |
|
---|---|
Download |