Artista: Pieter Bruegel The Elder
Data: 1563
Formato: 155 x 114 cm
Museo: Kunsthistorisches Museum (Vienna, Austria)
Temi: Legno
“[...] Andiamo, costruiamoci una città e una torre, la cui cima può raggiungere il cielo; e facciamo un nome [...]. E il Signore scese a vedere la città e la torre [...]. E ha detto: [...] andiamo giù, e lì confondiamo il loro linguaggio, che potrebbero non capire il suo discorso. [...] e sono partiti per costruire la città.” (Gen. 11:4-8.) Il re Nimrod, che appare come costruttore insieme al suo entourage in basso a sinistra del dipinto, non è menzionato nel testo biblico. Solo lo storico ebreo Flavio Giuseppe, che collaborò con i Romani, unì documenti provenienti da diverse fonti per creare la leggenda che divenne accettata (Antiquitates Judaica I,4; 93–94 d.C.). Nell'illuminazione del libro del primo e dell'alto Medioevo, gli edifici locali meno che monumentali furono utilizzati come modelli per l'architettura della Torre di Babele. Protagonista del XVI secolo, gli artisti si orientarono sul tipo mesopotamico di ziggurat a forma di passo (torre semplice), che, tuttavia, era rettangolare piuttosto che rotondo. La monumentale composizione di Bruegel aveva diversi precursori nella pittura di Olanda, ma il suo lavoro divenne il classico più famoso tra le raffigurazioni della Torre di Babele e fu spesso copiato in molte varianti. Il senso di scala è fornito dalla città portuale in stile flemish, che è incredibilmente piccolo rispetto alla torre. Con meticolosa precisione e interesse enciclopedico Bruegel raffigura un'abbondanza di dettagli tecnici e meccanici, dalla fornitura dei materiali da costruzione nel porto occupato alle varie gru e il ponteggio sulla fondazione incompiuta di mattoni. Egli pone le abitazioni operaie nella struttura esterna in pietra, che fonde elementi di architettura classica con architettura romanica, e sembrano essere più che semplicemente temporanei. Ancorando l'edificio sul pendio roccioso, Bruegel crea l'impressione di equilibrio statico. Raggiungendosi fino alle nuvole, l'edificio, tuttavia, èopticamente distorto e sembra essersi leggermente affondato nel terreno sul lato sinistro. Si tratta di un gesto artistico, da un lato che valorizza l’impressione della monumentalità dell’edificio, dall’altro alludendo ai mozzi umani e all’impossibilità di completare la torre perché “il Signore ha confuso il linguaggio di tutta la terra”. (Gen. 11:9.)© Cäcilia Bischoff, Masterpieces of the Picture Gallery. Guida breve al Kunsthistorisches Museum, Vienna 2010
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