Artista: Qianlong Emperor
Data: 1767
Formato: 25 x 206 cm
Temi: Carta
L'imperatore Qianlong praticava sia la calligrafia che la pittura come un modo per identificarsi con gli ideali literati cinesi di auto-cultura. Tuttavia, l'argomento di queste due pergamene rivela il suo concomitante desiderio di allinearsi con le tradizioni di caccia di Manchu. Inoltre, il rendering realistico della texture e della forma tridimensionale riflette l'influenza delle tecniche pittoriche occidentali, introdotte alla corte da pittori gesuiti come Giuseppe Castiglione (1688-1766). La prima delle due pergamene raffigura i forbici di un cervo avvistato. Nella sua iscrizione di accompagnamento, l'imperatore ricorda di aver visto un gigantesco paio di antagonisti di otto punte procurati da suo nonno, l'imperatore Kangxi (r. 1661–1722), in Asia centrale—considerato al momento di essere un segno auspicio. La seconda pergamena, dipinta cinque anni dopo, presenta le corna di una specie conosciuta in Occidente come Père David, così chiamata per l'omonimo missionario e naturalista gesuita (1826-1900) che la registrò per la prima volta in una fonte occidentale. Nel suo saggio di accompagnamento, Qianlong descrive diverse specie di cervi e cerca di correggere le distinzioni fuorvianti fatte nel Libro dei Riti, un classico testo confuciano.
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