Artista: Rembrandt Harmenszoon Van Rijn
Data: 1667
Formato: 108 x 92 cm
Museo: National Gallery of Victoria (Melbourne, Australia)
Temi: Olio Su Tela
Anche se addestrato come pittore di storia nel suo nativo Leiden, Rembrandt raggiunse la fama diffusa come ritrattista non molto tempo dopo l'arrivo ad Amsterdam nei primi anni 1630. Da quel momento in poi, i ritratti – sia di individui che di gruppi – divennero il suo pilastro finanziario. Se uno include i suoi tronie (studi di caratteri di teste in costumi esotici o fantasiosi), la ritrattiera rappresenta quasi due terzi dell'intera oeuvre del grande maestro olandese. Questo ritratto frontale di tre quarti di lunghezza di un uomo utilizza un classico formato piramidale, ma uno animato da un leggero tocco barocco che fornisce una nota di autocoscienza. La sitter, la cui identità à ̈ sconosciuta, à ̈ vestita in abiti contemporanei (indossÃ2 gli standard indumenti neri del ben-to-do burgher), i suoi lunghi capelli modellati nella moda del tardo XVII secolo, e molto simile a quello del pittore Gérard de Lairesse nel ritratto di Rembrandt del 1665 (Museo d'arte metropolitana, New York). L’uomo dai capelli bianchi di Rembrandt poggia la mano sinistra sul cappello, che ora è molto difficile da distinguere. La mano destra è ritagliata, un dettaglio che in una fase ha dato origine a speculazioni che la tela era stata tagliata. La prova tecnica, tuttavia, indica che questo non è il caso e che la composizione è esattamente come Rembrandt lo voleva. L'uomo è seduto in una poltrona, messa su uno sfondo neutro; dietro di lui, in alto a destra, è una fascia di drappeggio rosso, che è dipinto con spazzole grasse e larghe. Il livello con il drappeggio allentatamente dipinto è il volto, che, al contrario, è modellato in grande dettaglio, i suoi strati accumulati di spazzole visibili che si sviluppano in una superficie che è palpabile sia come carne che come vernice. I capelli arricciati della sitter si trovano in alcune aree rappresentate da un semplice suggerimento, e, in altre aree, da un dettaglio attentamente applicato: una sezione di onde a destra è stata definita con l’estremità sfocata di una spazzola spinta attraverso la vernice bagnata, mentre altrove i singoli fili sono stati accuratamente isolati. Il colletto, come il drappeggio, il sottobosco marrone e i polsini bianchi, è audace nella sua ampia manipolazione. Le labbra del sitter sono leggermente separate. I suoi occhi, come ha sottolineato John Gregory nel 1988 a Rembrandt nelle Collezioni della Galleria Nazionale di Victoria, sembrano scivolare dentro e fuori fuoco. In questo, lo sguardo è come il pennello stesso, che si alterna tra una rappresentazione croccante, illusionistica e la più ampia maneggevolezza caratteristica di una presenza assertiva e pittorica. Questo dipinto è un esempio eccezionale di stile tardo di Rembrandt e, eseguito nel 1667, appena due anni prima della sua morte, è uno degli ultimi due ritratti firmati e datati che ha fatto. Testo di Irena Zdanowicz da Pittura e scultura prima del 1800 nelle collezioni internazionali della National Gallery of Victoria, National Gallery of Victoria, Melbourne, 2003, p. 85.
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