Artista: Thomas Hirschhorn
Temi: Fotografia
L’installazione di Thomas Hirschhorn Flugplatz Welt / World Airport, che occupa un’intera sala del museo, risale al 1999 ed è stata originariamente prodotta per la Biennale di Venezia. L'artista svizzero ha installato un numero incredibile di oggetti che ricordano un aeroporto su una superficie di oltre 400 m2. Si trova non solo la pista, gli aerei nei colori di varie compagnie aeree, la torre di controllo, e la tipica illuminazione aeroportuale neon: Hirschhorn aggiunge anche numerosi altri elementi, come giganteschi cucchiai d'argento, altari con scarpe di marca, così come pannelli su cui viene esposta una profusione di ritagli di giornale che evoca una gamma molto varia di soggetti. Questi diversi elementi sono stati realizzati in materiali poco costosi (uno dei segni distintivi del suo lavoro): fogli, mappe, cartone e nastro adesivo utilizzato in abbondanza, completati con oggetti utilitari come sedie, valigie e schermi. Le installazioni di Hirschhorn sono concepite come collage, immensi assemblaggi eterogenei e complessi che invadono il luogo dove vengono presentati e lo mettono sotto tensione. Come spiega, i suoi “due pensieri dimensionali” vengono così tradotti nello spazio “per rimanere in realtà”. La scelta dei materiali "precari" di tutti i giorni, in opposizione ai materiali nobili, "esclusi" (che escludono, nel senso letterale del termine), fa parte della sua strategia di non porre una barriera tra l'opera d'arte e lo spettatore e di creare un rapporto diretto di pari. Rifiutando l'idea di una presentazione estetica e santificata, troppo elitista secondo lui, intende respirare energia che aiuta a stabilire un dialogo con l'opera. Hirschhorn crede nell'autonomia dell'arte, soffocandosi da questo dialogo con lo spettatore. La disordinata profusione di elementi e la sovrabbondanza di informazioni nelle sue opere diventano uno specchio di realtà e spingono i visitatori a orientarsi da soli. Flugplatz Welt / World Airport si occupa della questione - così determinante oggi - della globalizzazione e dei suoi effetti collaterali, spesso paradossali: “Macro-isolazione, autoisolamento, e particolarità - etnica, religiosa, sociale, linguistica, culturale... - divisioni locali, guerre regionali e private, signori della guerra tutti tendono a separare una entità da un'altra. Questo restringimento e la divisione è quello che volevo esplorare in Flugplatz Welt / World Airport”, spiega l'artista. Tuttavia, alcuni elementi forniscono linee guida (di riflessione): gli altari rappresentano dimensioni specifiche (spirito - corpo - anima), i libri assortiti invitano a leggere, mentre i cucchiai d'argento sono destinati ad essere una riflessione ironica dell'espressione secondo cui alcuni nascono con loro in bocca, tracciando una linea di demarcazione in questo mondo globalizzato e interconnesso che decide tra vincitori e perdenti. Flugplatz Welt / World Airport non è tuttavia un'opera politica eccessiva nel senso che non prende posizione e, a causa della sua natura pletorica, nega qualsiasi lettura esplicita e singolare.
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