Un monaco con un libro – (Titian Ramsey Peale Ii) ◄ Precedente Successivo ►

Artista: Titian Ramsey Peale Ii

Data: 1550

Formato: 84 x 74 cm

Museo: National Gallery of Victoria (Melbourne, Australia)

Temi: Olio Su Tela

L'identità ecclesiastica del sitter in questo ritratto rimane poco chiara. Mentre ancora a Londra, il dipinto è stato intitolato ‘Ritratto di un monaco’ su suggerimento di Sir Charles Holmes, Direttore della National Gallery (dove è stato esposto il lavoro – appeso tra due famosi dipinti di Tiziano: Bacchus e Ariadne, c.1521–23, e Noli me tangere, c.151515 – poco prima di essere spedito in Australia). Il 10 luglio 1924, tuttavia, Rinder prese un approccio diverso, in una lettera ai Felton Trustees: «Come si dice che l’abitudine del sitter sia quella di un Conventuale o Minorito dell’Ordine Francescano originale, suggerisco che il quadro sia intitolato Il frate». Lo studioso e collezionista tedesco Detlev von Hadeln, che ha pubblicato il dipinto per la prima volta, in un articolo del Burlington Magazine nel 1924, ha espresso un'altra visione. Hadeln sostenne che ‘La persona rappresentata non era evidentemente un semplice monaco ordinario, ma una celebrità del suo tempo, probabilmente un famoso predicatore o teologo dogmatico della Controriforma’, l’implicazione è che nessun chierico ‘ordinario’ sarebbe stato rappresentato da un artista come Tiziano. Anche se questo lavoro era stato accettato come autentico da studiosi d'arte dal 1924 in poi, l'attribuzione a Tiziano è stato dubitato da Harold E. Essi nel suo catalogo raisonné del 1971, e interrogato di nuovo nel 1980. Oggi l'opinione degli studiosi tiziani si è orientata verso una riconciliazione di un monaco con un libro, assegnando di nuovo a questa tela un posto all'interno del canone di opere genuine del grande pittore veneziano. Testo del Dr. Ted Gott di Pittura e scultura prima del 1800 nelle collezioni internazionali della National Gallery of Victoria, National Gallery of Victoria, Melbourne, 2003, p. 33.