Artista: Tiziano Vecellio (Titian)
Temi: Famiglia Persone Vergine Mary Santi Donna
Data: 1519
Museo: Santa Maria Gloriosa dei Frari (Venice, Italy)
Temi: Olio Su Tela
Francesco Maria della Rovere (1490-1538) successe a suo zio Guidobaldo da Montefeltre come sovrano di Urbino. Anche se all'inizio protetto da suo zio Papa Giulio II (Giuliano della Rovere), perse il potere sotto il papa mediceo Leone X, ma riuscì a riprendere i suoi territori dopo la sua morte. Fu uno dei leader militari più importanti d'Italia e spesso servì la Repubblica di Venezia. Forse a causa dei limiti della corte-portrait, forse anche perché non aveva la sua sitter in realtà presente - sappiamo che quest'ultimo ha inviato la sua armatura al pittore a Venezia con la richiesta di affrettarsi sul lavoro - questo ritratto, anche se appassionato e pieno di superbia, manca qualcosa della sovrabbondanza spirituale di molti altri dall'artista. Nella creazione di un paio di dipinti di Francesco Maria della Rovere ed Eleonora Gonzaga, duca e duchessa di Urbino, Tiziano riprispose prevedibilmente molti dei temi visti nel doppio ritratto di Piero della Francesca dei loro predecessori, Federico da Montefeltre e Battista Sforza. Ancora una volta, il ritratto maschile è più robusto e individualizzato, sottolineando gli exploit militari e le avventure. Francesco Maria pone allerta nella sua armatura splendidamente resa e scintillante, il suo braccio destro e baton si spingono drammaticamente nello spazio dello spettatore. Dietro di lui uno splendido e prugnato casco parata, riflettendo il vivace, pulsante rosso di un drappo di velluto, si affaccia su un set di lance angolate gelosamente. In netto contrasto, Eleonora Gonzaga siede primly nella sua sedia, immobile all'interno del suo vestito di corte altamente dettagliato ma molto meno amorevolmente raffigurato. Il suo animale domestico si annoia su un tavolo davanti a una finestra. Il paesaggio di Tiziano è espansivo ma non traversibile, segnato da una torre della chiesa nella sua distanza blu idealizzata. Francesco Maria della Rovere (1490-1538) successe a suo zio Guidobaldo da Montefeltre come sovrano di Urbino. Anche se all'inizio protetto da suo zio Papa Giulio II (Giuliano della Rovere), perse il potere sotto il papa mediceo Leone X, ma riuscì a riprendere i suoi territori dopo la sua morte. Fu uno dei leader militari più importanti d'Italia e spesso servì la Repubblica di Venezia.
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