Artista: Ukita Ikkei (浮田一蕙)
Data: 1858
Formato: 30 x 777 cm
Temi: Carta
I dipinti satirici con animali in piedi per gli esseri umani hanno una lunga storia nell'arte giapponese. Un genere speciale di tali dipinti coinvolge volpi, che si ritiene si trasformino in esseri umani nelle notti illuminate dalla luna. Questa raffigurazione un po’ inquietante di un matrimonio volpe sotto una luna autunnale esprime la critica mordente dell’artista dello shogunato Tokugawa e il suo tentativo di arginare la sua autorità waning sposando una principessa imperiale allo shogun. L'artista, Ukita Ikkei, era un importante membro dei circoli politici di opposizione e una figura importante nel rilancio di yamato-e, uno stile distintivo giapponese di pittura cortese. Come tale, aveva familiarità con i capolavori yamato-e conservati a Kyoto, interpretando abilmente questo tradizionale idioma giapponese. Ciascuna delle cinque scene è presa direttamente da un venerato rotolo di Kamakura-periodo, I miracoli del Santuario di Kasuga (1309). Sostituendo i cortigiani elegantemente posti dell'originale con volpi demoniache, Ikkei soffuse le scene con un'innaturalezza lurida accresciuta dai colori riccamente dipinti, creando una visione di sacrilegio puro. Ikkei fu arrestato in una carrellata di forze anti-Tokugawa nel 1858. Morì poco dopo essere stato rilasciato dalla prigione un anno dopo, lasciando incompiuto questo splendido lavoro.
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