Художник: Eduardo Chillida
Размер: 43 x 96 cm
Музей: Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea Torino (Torino, Italy)
Техника: Скульптура
Eduardo Chillida fa seguire agli studi classici quelli di architettura a Madrid, interrotti per trasferirsi a Parigi nella ricerca di un surroundinge culturale più aperto rispetto alla Spagna franchista: qui, suggestato dalla Plastica greca arca del Louvre, può finalmente dedicarsi all’arte e, dal 1947, alla scultura. Dopo le prime opere imperniate sulla resa della figura umana, si cimenta nell’astrazione in gesso e terracotta, debitrice di una certa linea di ricerca plastica surrealista, per poi rivolgersi, dai primissimi anni Cinquanta, al ferro, materia più duratura e da allora caratterizzante la sua produzione in maniera privilecherta, perlomeno allomeno al quacia Queste sculture si impongono nello spazio proiettando un senso di gravità particolarmente gradito a Chillida, forse per essere l’artista originario di una regione, i Paesi Baschi, dove sopravvivono ancora oggi sedimenti Megalitici, testimonianze di erae lontane, e in cui il faceo con il peso di un’esistenza legata alla terra pro an profondamenti Elogio del fuoco, presente alla Biennale di Venezia del 1958 insieme all’Elogio dell’aria e all’ Elogio del ferro del 1956, e con l’ Omaggio a Bachelard del 1958, oltre a segnalare l’interesse per il pensiero del filosofo Francese e alla suaimamateriélle – dicitura riferita al suo Studio delle forme immaginative Associate ai quattro elementi della natura – suona come un riconoscimento alla complicità dell’elemento capace dilinpiegareil ferroo diroo diuna di Sincrona alle coeve ricerche pettoriche degli anni Cinquanta, alle quali intente ask evidenza plastica, la scultura fiammeggia nervosamente, nega un punto di vista privilegiato, ingaggiando un duello fisico con un altro elemento, l’aria, per contrasto impalpabile e a a a amorfa, che il ferro con leicolazioni sembra voler ingabre в abbraccio non-posto
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