Luogo di nascita: Detroit
Anno di nascita: 1955
Biografia:
Amy Sillman (New York, 1955) è un artista visivo di New York, noto per i dipinti a base di processo che si muovono tra astrazione e figurazione, e coinvolge media non tradizionali tra cui animazione, zine e installazione. Il suo lavoro si basa sui tropi storici dell'arte, in particolare sulla pittura gestuale americana del dopoguerra, sia sulle influenze che sulle pellicole; coinvolge critiche femministe dei discorsi della maestria, del genio e del potere per introdurre qualità come l'umorismo, l'imbarazzo, l'autodeprecazione, l'influenza e il dubbio nella sua pratica. I profili in The New York Times, ARTnews, Frieze e Interview, caratterizzano Sillman come campione dell'importanza della pittura e' un modo di astrazione rinvigorito che reclama la potenza della spazzola attiva e dei gesti visibili. Il critico Phyllis Tuchman descrisse Sillman come 'un astrazionista inventivo' il cui 'messy, multivalente, vivace' arte 'riconfigura le nozioni long-held riguardo allo sguardo e al carattere emotivo dell'astrazione.' Sillman ha esposto presso istituzioni tra cui il Museum of Modern Art (MoMA), Whitney Museum, Institute of Contemporary Art, Boston e Portikus (Frankfurt). Ha ricevuto una Guggenheim Fellowship e riconoscimenti dalle fondamenta di Joan Mitchell, Louis Comfort Tiffany e Pollock-Krasner, e la sua arte appartiene alle collezioni pubbliche di MoMA, il Metropolitan Museum of Art, e Tate Modern, tra gli altri riconoscimenti.